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				 Il
				Goletto delle Crocette o Passo di Dasdana è situato sullo
				spartiacque tra la Valtrompia a sud e la Val di Caffaro a nord ed
				è attraversato dalla ex strada statale N. 345, "delle
				Tre Valli", che sale dalla Valtrompia e dopo il passo
				raggiunge il bivio della Sella dell'Auccia (2103m), dove si
				distacca la breve diramazione per il Dosso
				dei Galli (2185m), continua a fondo naturale fino al Giogo
				della Bala (2136m) e scende al Passo
				di Crocedomini (1892m), che collega la Val Camonica con la
				Val di Caffaro. Il passo geografico si trova a quota 2070
				metri ma la strada asfaltata supera il crinale a quota 2085 metri
				sul lato occidentale della sella di valico; da questo punto una
				stradina sterrata discende al passo geografico. La strada sale
				larga e ben strutturata ma molto dura dalla Valtrompia fino al
				Passo del
				Maniva (1664m), sullo spartiacque tra Valtrompia e Val di
				Caffaro, poi corre in costa lungo il crinale sempre molto ripida
				e panoramica.
  Da Brescia (149m) si percorre quasi sempre
				in falsopiano l'industrializzata e trafficata Valtrompia
				superando un paese dopo l'altro quasi senza soluzione di
				continuità dell'abitato; dopo Gardone Valtrompia (320m),
				centro principale della vallata, ed il successivo centro di
				Marcheno (372m) la valle diventa meno popolata e, superato Brozzo
				(401m), si attraversano le strette gole del Mella. In leggera
				ma costante ascesa si incontrano i paesi di Tavernole sul Mella
				(471m) e Lavone (503m), dove si lascia a sinistra il tracciato
				per il Colle
				di San Zeno (1434m), e le frazioni di Aiale (536m) e Predondo
				dopo la quale si lascia a sinistra ad un incrocio (589m) la
				diramazione per il Santuario della Madonna della Misericordia
				(708m); si attraversa la parte bassa (626m al semaforo con Via
				Brentana) di Bovegno alla base del paese alto (684m), primo
				centro dedicato all'attività turistica prevalente
				nell'alta valle in contrasto con la vocazione industriale della
				parte inferiore gravitante verso la pianura. Dopo Bovegno si
				attraversa su un ponte (638m) il Mella di Graticelle mentre la
				valle piega ad est e diventa stretta e ricca di boschi; si
				procede in facile ascesa incontrando gli impianti delle miniere
				che caratterizzano queste gole; in decisa salita si arriva a
				Collio (836m), centro turistico posto in un'ampia conca; sul lato
				sinistro della chiesa si trova una bella fontana; si continua con
				salitelle e falsopiani sino a San Colombano, un tempo piccolo
				villaggio rurale, oggi completamente trasformato dall'espansione
				turistica. In corrispondenza del 1° tornante (935m) presso
				il cimitero ed appena prima della chiesa (941m) si può
				scegliere se seguire la moderna circonvallazione meno ripida che
				passa presso il cimitero e dopo il campo di calcio affronta il 2°
				tornante (943m) per passare ad ovest del centro abitato oppure
				percorrere la vecchia strada in mezzo alle case che
				nell'attraversamento del paese diventa durissima per circa 500
				metri intersecando per due volte la circonvallazione sulla quale
				finalmente si immette; seguendo la circonvallazione dopo una
				cappella divenuta “Museo della Grande Guerra” si
				affronta l'ampio 3° tornante abbastanza pedalabile ed una
				nuova ripidissima rampa di circa 600 metri dopo il 4°
				tornante (1001m). Si esce dal paese e dopo un ponte sul
				torrente Gambidolo (1058m) presso il cartello del Km 41 la
				pendenza diventa più ragionevole prima di affrontare il 5°
				tornante (1068m) ed il 6° tornante (1087m), in corrispondenza
				del quale si ignora la diramazione a sinistra. Con una stretta
				curva (1134m) si aggira un crinale dove sorge una cappellina e si
				percorre un lungo tratto in costa con forti pendenze lasciando a
				sinistra (1186m) una carreggiabile per una fattoria e poco dopo
				presso una fontana (1208m) una sterrata per alcune case. Dopo
				i ravvicinati 7° tornante (1259m) ed ottavo tornante (1275m)
				si affronta una curva insidiosa fra le case di Roccarolo (1306m)
				e si incontrano 300 metri di falsopiano. Dopo aver doppiato
				uno sperone della montagna si entra nell'ultima conca che chiude
				la Valtrompia e si procede in costa fra i boschi con dura
				pendenza; si affrontano il 9° tornante (1411m) e, dopo la
				Colonia Beretta, il 10° tornante (1426m) davanti all'albergo
				Pineta; un brevissimo falsopiano consente di rifiatare ma subito
				si riprende a salire ripidamente; dopo il Pian della Pietra di
				Mezzo si affrontano ravvicinati l'undicesimo tornante (1477m), il
				12° tornante (1493m), il 13° tornante (1505m) ed il 14°
				tornante (1522m). Dopo un tratto in costa ormai al limite
				della vegetazione boschiva si superano il 15° tornante
				(1599m), il 16° tornante (1609m) ed il 17° tornante
				(1624m) e si raggiunge il bivio (1637m) per r il Passo del
				Maniva. Svoltando a destra si perviene con 300 ripidissimi
				metri al Passo
				del Maniva (1664m), posto sul crinale tra Valtrompia e Val di
				Caffaro in una zona molto frequentata per la pratica degli sport
				invernali; vi sorgono due rifugi e vi si gode un ampio panorama
				sia sulla Valtrompia ad ovest, sia su Bagolino (712m) in Val di
				Caffaro ad est, raggiungibile con la strada asfaltata
				dell'opposto versante, sia sulle vette dell'Adamello a nord; una
				carreggiabile aggira la testata della Valtrompia snodandosi in
				costa tra le rocce franose con alcune gallerie, supera il Passo
				del Dosso Alto (1727m), il Passo della Berga (1527m) ed il Passo
				della Spina (1521m) e raggiunge il Passo
				del Baremone (1418m) da dove una stretta e ripida strada
				asfaltata scende ad Anfo (391m), sul lago d'Idro. Proseguendo
				lungo la ex statale, sempre ampia e ben tenuta, si procede in
				costa tra i prati puntando verso ovest ai piedi del Dosso delle
				Liti (1751m), sempre in sensibile ascesa; presso il rifugio
				Bonardi si affrontano due tornanti (1743m e 1761m) ai piedi del
				Monte Maniva ed un tratto ripidissimo che porta con due tornanti
				ravvicinati ad un piazzale al Goletto dei Zocchi (1850m) sul
				crinale tra la Valtrompia e la Val di Caffaro. Si continua
				panoramicamente sul crinale per breve tratto, poi si torna in
				Valtrompia con una breve ed improvvisa discesa a cui fa seguito
				un tratto in durissima salita; dopo aver percorso tutta la conca
				alla base del Goletto delle Crocette con pendenza leggermente
				meno ripida si affronta un tornante (2062m) con impressionante
				vista a picco su San Colombano, 1000 metri più in basso, e
				si raggiunge il punto (2085m) dove la strada passa in Val di
				Caffaro sul lato ovest della sella di valico. Una breve
				stradina sterrata scende brevemente a destra al punto geografico
				(2070m) del Goletto delle Crocette o Passo di Dasdana, toponimo
				presente nel cartello di valico, dove si biforca: il ramo di
				sinistra scende al Lago di Dasdana (1878m) mentre il ramo di
				destra sale ad una cima dove sorge la stazione di arrivo di un
				impianto di risalita (2085m). Vi si gode un ampio panorama in
				tutte le direzioni; a nord si vedono il vicino Dosso dei Galli ed
				in lontananza le cime dell'Adamello mentre a sud lo sguardo
				spazia su tutte le Prealpi bresciane e con tempo limpido fino
				alla pianura padana ed al Lago di Garda.
  (Itinerario
				percorso il 26/07/1986 ed il 13/07/2019). 
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