Il
passo collega la Val di Fiemme a sud-ovest con la valle del
Cordevole a nord-est, nel centro della regione dolomitica,
mediante una strada provinciale asfaltata e molto ripida.
Sul
versante meridionale trentino nel centro di Predazzo (1014m), in
Val di Fiemme, si abbandona la strada che risale il fondovalle da
Cavalese a Canazei, per imboccare la Val Travignolo e si procede
in falsopiano per circa un chilometro; la strada, piuttosto
stretta, sale poi duramente in costa tra i boschi fino a sbucare
in un'ampia conca di prati attraverso i quali ci si inerpica con
ripidi tornanti fino Bellamonte (1372m), località di
villeggiatura in amena posizione. Si procede in leggera salita
o in falsopiano fino a raggiungere con una breve rampa il lago
artificiale di Forte Buso (1458m), che prende il nome da un
antico forte austriaco di cui si vedono i resti presso la
diga. Si costeggia in piano il bacino artificiale in cui si
specchiano le cime dei Lagorai e si riprende a salire
moderatamente fino alle poche case sparse di Paneveggio (1515m);
con pendenza più accentuata si raggiunge il bivio (1555m)
ove si abbandona a destra la strada che conduce a San Martino di
Castrozza attraverso il Passo
di Rolle (1970m). Si sale ripidamente per circa un
chilometro all'interno della splendida foresta di Paneveggio, poi
si prosegue con un falsopiano interrotto da brevi rampe correndo
lungo il greto del limpido torrente Travignolo. Si incontra il
bivio (1676m) per la Val Venegia, risalita da una stradina non
asfaltata che supera il Passo
della Costazza (2281m) e discende al Passo di Rolle, e si
affrontano due impegnativi tornanti (il secondo a 1700m); si
continua con durissima pendenza attraverso il bosco che ogni
tanto si apre con splendida vista sulle Pale di San Martino. Con
dura ascesa tra i prati si raggiunge la Malga Vallazza (1944m) e
si aggira la testata della valle sino al passo, aperto tra il
Monte Pradazzo (2279m) a nord e la Cima di Valles (2305m) a sud;
vi sorge un albergo-rifugio e vi si gode un ampio panorama.
Sul
versante settentrionale veneto si parte da Cencenighe Agordino
(773m), paese posto alla confluenza della valle del Biois in
quella del Cordevole. Si sale subito sensibilmente e si
incontra una lunga galleria, in curva ma illuminata; la valle
risulta molto stretta e la salita continua moderata fino a
sbucare nell'ampia conca di Vallada Agordina, che si percorre in
falsopiano. Dopo Celàt si raggiunge il bivio (973m) per
Canale d'Agordo (976m), paese natale di Papa Giovanni Paolo I,
posto sull'altra sponda del torrente Biois allo sbocco della
valle di Gares. Dopo un tratto in forte salita ed un breve
falsopiano si sale con dura pendenza nella parte bassa (1072m) di
Caviola, frazione di Falcade, lasciando poco sopra la parte
centrale del paese. Si procede con dolci saliscendi fino a
Falcade (1145m), capoluogo del comune, ed alla frazione di Molino
(1200m); dopo i primi due ampi tornanti e due curvoni con i
ripidi 3° tornante (1221m) e 4° tornante (1264m) si
raggiunge Falcade Alto (1302m); nei paesi occorre prestare
attenzione ai restringimenti della carreggiata. Si continua in
forte salita superando la località Le Fratte appena prima
di attraversare il torrente su un ponte (1370m); si affrontano il
5° tornante (1374m) e il 6° tornante (1401m) e subito
dopo si arriva all'incrocio (1406m) dove si svolta a sinistra
abbandonando la strada che sale molto ripidamente al Passo
di San Pellegrino (1918m) e discende poi a Moena in Val di
Fiemme; questo tracciato consente di completare l'itinerario
circolare. La provinciale sale molto ripidamente con un tratto
in costa; dopo il rifugio Dolomiti (1535m) si affrontano il 7°
tornante (1551m) e l'ottavo tornante (1571m); si continua nel
bosco con un lungo tratto in costa e con pendenze intorno al 10%
ma anche qualche breve falsopiano. Si superano il 9°
tornante (1746m) ed il 10° tornante (1800m) ed ad un incrocio
(1897m) si lascia a destra una breve diramazione che raggiunge un
ristorante e la stazione di partenza di un impianto di risalita;
con il ripido finale tra boschi sempre più radi e tra i
pascoli si raggiunge finalmente il valico.
(Itinerario
percorso il 04/08/1985 da Predazzo)
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