SELLA MONTE ZONCOLAN, 1739m (Udine)



Accesso da Ovaro 9,9 Km dislivello 1214 m

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Ovaro(525)-Liariis centro(683)
1,6

158

9,87

Liariis centro(683)-Liariis fine paese(685)
0,5

2

0,40

Liariis fine paese(685)-bivio Malga Pozof(1571)
5,8

886

15,28

bivio Malga Pozof(1571)-fine terza galleria(1675)
1,5

104

6,93

Fine terza galleria(1675)-Sella Monte Zoncolan(1739)
0,5

64

12,80





Accesso da Sutrio 13,5 Km dislivello 1207 m

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Sutrio(532)-Albergo Cocul(1348) 

10,5

816

7,77

Albergo Cocul(1348)-Sella Monte Zoncolan(1739)

3,0

391

13,03




LA SALITA NELLA STORIA DEL GIRO D'ITALIA

ANNO
TAPPA
ARRIVO/PASSAGGIO
VERSANTE

VINCITORE

TEMPO

2003
12a
ARRIVO
SUTRIO

GILBERTO SIMONI


2007
17a
ARRIVO
OVARO

GILBERTO SIMONI

39'03”

2010
15a
ARRIVO
OVARO

IVAN BASSO

40'45”

2011
14a
ARRIVO
OVARO

IGOR ANTON

40'50”

2014
20a
ARRIVO
OVARO

MICHAEL ROGERS

44'30”

2018
14a
ARRIVO
OVARO

CHRIS FROOME

39'58”



Il passo prende il nome dalla vicina vetta del Monte Zoncolan (1740m) e congiunge le valli dei torrente Degano e But nella Carnia con splendidi panorami.
Il percorso, più volte affrontato dal Giro d'Italia, è considerato uno dei più difficili delle Alpi per le pendenze durissime e prolungate nel tratto centrale del versante occidentale ma anche il versante orientale risulta molto impegnativo con pendenze durissime negli ultimi 3 chilometri.
Il fondo stradale è interamente asfaltato tranne per le tre brevi gallerie nel finale del versante occidentale che sono a fondo cementato irregolare.
Il versante occidentale è caratterizzato da una fase iniziale impegnativa ma ragionevole, dall'attraversamento in piano di Liariis, dal terribile tratto centrale con pendenze medie superiori al 15& e massime fino al 20%, da un tratto di salita normale fino alle gallerie e dall'ultimo durissimo mezzo chilometro sempre con stradina stretta e poco frequentata; il versante orientale presenta invece una strada bella ed ampia con pendenze molto impegnative ma regolari fino alla zona degli impianti sciistici ed un finale durissimo con pendenze massime al 22% lungo una stretta e tortuosa stradina.

Sul versante occidentale nel centro di Ovaro (525m) si imbocca la strada ben segnalata che sale moderatamente per 300 metri tra le case del paese; dopo la chiesa della Santissima Trinità (561m) si lascia a destra ad un incrocio (570m) la strada per Lenzone (604m) e si sale ripidamente tra i prati passando davanti alla Chiesa del Carmine (625m); si arriva in forte salita a Liariis (683m) e nel centro del paese si svolta a destra seguendo le chiare indicazioni per lo Zoncolan per attraversare il paese con 500 metri di falsopiano.
Alla fine del centro abitato (685m) inizia il bosco e la strada si impenna passando davanti ad una bella fontana di acqua di sorgente; inizia così il tratto mostruoso in cui per 5,8 Km la pendenza non scende mai sotto il 12% con punte molto superiori (18/20%); solo nei tornanti si riesce a respirare per un attimo; il primo tratto è molto ben ombreggiato, poi si alternano tratti esposti al sole ad altri ombreggiati dal bosco.
Come pietre miliari ci sono ogni 300/500 metri dei cartelloni con le immagini di grandi campioni del ciclismo vincitori del Giro d'Italia e su ogni cartellone c'è il chilometraggio progressivo percorso dall'inizio del tratto ripido all'uscita di Liariis.
Dopo il primo tratto ripido nel bosco ad un incrocio (755m) si tiene a sinistra ignorando la diramazione asfaltata a destra; si arriva al 1° tornante (903m) ed all'uscita del 2° tornante (929m) si incontra una piccola edicola dedicata a Sant'Antonio; dopo il terzo tornante (957m) ed il 4° tornante (996m) si percorre un lungo tratto molto ripido senza respiro; dopo la località Im Barc inizia una serie di 12 tornanti regolarmente distanziati nel bosco ed in corrispondenza dei tornanti si riesce a rifiatare un attimo mentre le pendenze rimangono sempre ripidissime; si affrontano il 5° tornante (1069m), il 6° tornante (1087m), il 7° tornante (1132m), l'ottavo tornante (1177m), il 9° tornante (1245m), il 10° tornante (1265m), l'undicesimo ed il 12° tornante (1302m).
Nel lungo tratto tra il 12° ed il 13° tornante si incontrano 100 metri di salita moderata che consentono un attimo di respiro ma la salita ritorna subito terribile; il 13° tornante (1437m) ed il 14° tornante (1443m) sono vicinissimi.
Dopo il 15° tornante (1517m) ed il 16° tornante (1542m) si continua faticosamente fino al bivio (1571m) dove si lascia a sinistra una diramazione che raggiunge la Malga Pozof; la pendenza diminuisce e si procede con una ascesa impegnativa ma che sembra facile al confronto di quanto affrontato in precedenza; l'ambiente cambia e dal bosco si passa ad una zona rocciosa e franosa; con una ripida ma breve rampa si arriva all'imbocco della prima galleria.
Le 3 gallerie sono quasi pianeggianti, molto strette e con un fondo cementato irregolare ed umido; l'impianto di illuminazione, benché sia predisposto, risulta spento ed un apparecchio di illuminazione è utile al ciclista anche se le gallerie sono rettilinee e si vede sempre l'uscita; la prima galleria inizia a quota 1645 metri è lunga 150 metri; dopo 30 metri si incontra la seconda galleria che inizia a quota 1656 metri ed è lunga 70 metri e dopo altri 60 metri si imbocca a quota 1665 metri la terza galleria, lunga 120 metri.
Dopo l'uscita dalla galleria (1675m) si affronta il tratto conclusivo di 500 metri caratterizzato da 4 ripidi e panoramici tornantini tra i prati (il terzo a quota 1704m); le pendenze sono nuovamente molto ripide ma ormai si vede la vetta e con le ultime forze si arriva al passo.
Al punto di scollinamento sorge il cartello con un monumento stilizzato ai ciclisti e subito dopo un ampio piazzale funge da parcheggio; una stradina sconnessa raggiunge un rifugio a 400 metri; verso est si vede la stazione di arrivo della funivia perché il versante orientale del Monte Zoncolan è utilizzato in inverno per la pratica dello sci.
Si gode un ampio panorama verso ovest sulle Dolomiti, verso nord sul vicinissimo Monte Zoncolan (1749m) con la sua stazione di rilevamento meteorologico ed in lontananza sul Monte Crostis (2251m) e sul Monte Coglians (2780m), la cima più alta del Friuli sul confine con la Carinzia, e verso est su un gran cerchio di montagne della Carnia.

Sul versante orientale a Ponte di Sutrio (533m) si lascia la strada di fondovalle che conduce in Austria attraverso il Passo di Monte Croce Carnico (1360m) e si attraversa il torrente presso Sutrio (532m); si lascia sulla sinistra il paese e si entra nel bosco affrontando una salita dalle pendenze molto impegnative ma costanti che presenta 10 regolari tornanti nel bosco.
In corrispondenza del 1° tornante (521m) si ignora la strada a sinistra che scende al centro di Sutrio, poi si affrontano il 2° tornante (668m), il 3° tornante (730m), il 4° tornante (785m), il 5° tornante (883m), il 6° tornante (963m), il 7° tornante (1005m), l'ottavo tornante (1038m), il 9° tornante (1168m) ed il 10° tornante (1215m) per arrivare nella zona della stazione sciistica Zoncolan (1314m), dove si trovano alcuni bar e ristoranti; la strada si restringe e si sale decisamente fino all'albergo-ristorante Cocul (1348m).
Il tracciato diventa molto ripido e con 3 tornanti (1383m, 1392m, 1420m) raggiunge le case sparse della frazione Zoncolan (1472m), poi si affronta il primo (1522m) di due ripidi e stretti tornantini e si sale faticosamente tra prati e boschi alla località Goles 1600 (1584m) dove si passa sotto una seggiovia; si affronta ora il terribile tratto conclusivo con strada tortuosa e pendenze che arrivano al 22%; dopo aver lasciato a destra ad un incrocio (1721m) la diramazione che raggiunge la stazione di arrivo della funivia (1709m) si affronta l'ultima rampa e si arriva al valico.

(Itinerario percorso il 25/07/2013 salendo da Ovaro e scendendo da Sutrio)



In cima allo Zoncolan davanti al monumento

Gli ultimi tornanti dopo le gallerie e panorama verso ovest

Il M.Zoncolan, il piazzale e l'arrivo della salita da Sutrio

Panorama verso nord sul M.Crostis ed in lontananza sul M.Coglians

La strada che arriva da Sutrio e la diramazione per la funivia con panorama verso est



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