| Il
				passo si trova sullo spartiacque tra la Val Trebbia ad est e la
				Val Staffora ad ovest ed è attraversato da una strada
				asfaltata alle pendici nord-occidentali della Costa della
				Valletta (1143m).La situazione orografica ed amministrativa
				del territorio è piuttosto complessa perché i
				confini amministrativi non seguono le linee di cresta orografiche
				e ci sono aree appartenenti alla provincia di Piacenza in Valle
				Staffora ed aree appartenenti alla provincia di Pavia nel bacino
				della Val Trebbia.
 
 Sul versante occidentale lombardo si
				parte da Varzi (416m), principale centro abitato della Valle
				Staffora, famoso per i suoi salumi; si segue in moderata ascesa
				la strada del Passo
				del Penice (1149m) per 1,6 Km; dopo il Ponte dei Sospiri
				(450m) ad un incrocio ben segnalato (454m) si svolta a destra e,
				dopo un tratto pianeggiante, si continua in leggera ascesa su
				strada comoda e larga che attraversa le frazioni di Ranzi (459m),
				Case Boriani (463m) e San Martino (492m).
 Un tratto di
				falsopiano conduce al ponte (512m) sul torrente Aronchio,
				affluente dello Staffora; subito dopo si lascia a sinistra la
				strada per Canova, Menconico ed il Passo
				Scarparina (1108m); poi si riprende a salire lentamente fino
				al bivio (550m) dove si tiene a sinistra seguendo le indicazioni
				per Brallo e si lascia a destra il tracciato per Casanova
				Staffora (546m), capoluogo del comune di Santa Margherita di
				Staffora, ed il Passo
				del Giovà (1368m).
 Si risale il fianco della valle
				con salita dapprima dolce, poi impegnativa fino alle frazioni di
				Vallechiara (645m) e Sala (669m); all'uscita del paese di Sala si
				affrontano ravvicinati il 1° tornante ed il 2° tornante
				(720m).
 Si procede poi in leggera ascesa o falsopiano con
				bella vista sulla chiesa di Santa Margherita, eretta in posizione
				dominante, fino al bivio (736m) dopo un ponte dove si lascia a
				sinistra la prima strada di accesso a Massinigo (765m), paese che
				si trova poco a monte della strada provinciale e dal quale parte
				un secondo itinerario di accesso al Passo Scarparina; dopo
				l'incrocio (737m) con la seconda strada di accesso a Massinigo si
				incontra un breve tratto di leggera discesa fino al ponte sul
				Fosso di Massinigo.
 Si sale decisamente per breve tratto prima
				di scendere brevemente ma con sensibile pendenza al bivio (763m)
				per il centro storico di Santa Margherita; la strada, sempre
				ampia e comoda, riprende a salire impegnativa con ampi curvoni;
				dopo il bivio per Casone si raggiunge facilmente un ponte (830m)
				su un torrentello laterale.
 Si continua in moderata ascesa
				fino all'incrocio (890m) dove si svolta a sinistra seguendo le
				indicazioni per Pregola e si abbandona la strada provinciale 186
				che conduce a Brallo di Pregola (951m), rinomata località
				di villeggiatura situata sul Passo del Brallo, valico che collega
				la Valle Staffora ad occidente con la valle del torrente
				Avagnone, affluente del fiume Trebbia ad est; è comunque
				possibile raggiungere il Passo del Brallo dove si svolta a
				sinistra per raggiungere Pregola con tracciato molto meno
				difficile.
 Il percorso diretto è più
				interessante perché dopo l'incrocio si affronta una rampa
				di 800 metri con pendenze molto ripide che si snoda solitaria nel
				bosco fino all'incrocio (983m) dove si lascia a destra la
				stradina che entra tra le case di Pregola; dopo un brevissimo
				falsopiano si incontra un'altra dura rampa che conduce
				all'incrocio (1013m) subito a nord del centro abitato di Pregola
				dove si sbuca sulla strada provinciale 89 e si tiene a sinistra
				seguendo le indicazioni per il Passo del Penice.
 Dopo un breve
				tratto facile un'altra rampa conduce ai campi del centro federale
				di tennis.
 Si entra nel bosco con il primo tornante (1038m) e
				la salita diventa impegnativa ma regolare; dopo un tratto in
				costa si supera il 2° tornante (1080m) e poi si svolta a
				destra in corrispondenza del 3° tornante (1118m) del percorso
				che si lascia a sinistra per il Passo Scarparina (1108m) ed il
				Passo del Penice (1149m).
 Si seguono le indicazioni per Bobbio
				e Ceci e con un centinaio di metri nel bosco in impegnativa
				ascesa si arriva al valico, dove si distaccano sia a destra che a
				sinistra due carreggiabili; il luogo è molto solitario e
				tranquillo ma senza panorama perché immerso tra gli
				alberi.
 
 Sul versante orientale emiliano si parte da Bobbio
				(272m) ad un incrocio ben segnalato presso il Santuario della
				Madonna dell'Aiuto; si imbocca la strada provinciale 461 per il
				Passo del
				Penice (1149m) e si sale con pendenza subito impegnativa
				attraversando la parte alta del centro abitato; dopo il cartello
				di fine del paese si affronta una curva dopo la quale compare di
				fronte l'imponente e boscoso Monte Penice.
 Si continua con
				molte ampie curve ed alcuni tornanti tra campi coltivati e case
				sparse; la strada sale con pendenza costantemente molto
				impegnativa mentre lo sguardo spazia sul bacino della Val
				Trebbia.
 Dopo un breve falsopiano la strada riprende a salire
				e sfiora le poche case di Campore; in corrispondenza del ripido
				ed ampio 1° tornante (508m) della salita del Passo del Penice
				si svolta a sinistra ad un incrocio ben segnalato e si imbocca la
				stretta strada provinciale 69 che procede in falsopiano fino al
				ponte (499m) su un torrente laterale.
 Si continua in leggera
				salita e si ignorano una diramazione a sinistra appena prima di
				due case ed una seconda diramazione per la località
				Zanacchi in corrispondenza del 1° tornante (531m); dopo il
				vicino 2° tornante (537m) si percorre una conca con case
				sparse e si affrontano i ravvicinati 3° e 4° tornante in
				località Bronzini.
 Si procede con moderata pendenza
				lungo la stretta e tortuosa strada asfaltata e dopo la
				diramazione a fondo chiuso a destra per la Cascina Colombera si
				percorre un ponticello (701m) sul Rio dei Daini e si oltrepassano
				a sinistra le Case Paini; in impegnativa ascesa si supera il
				bivio per Avegni a destra e con tracciato sempre molto tortuoso
				si arriva al cartello di inizio della frazione Ceci; subito dopo
				le prime case in località Casone e prima di arrivare nella
				parte centrale della frazione si arriva ad un incrocio (887m) non
				segnalato di fronte ad un pannello dove si procede diritti
				ignorando a destra il tracciato per il Passo Scarparina.
 Dopo
				il ponte su un torrente si entra nel nucleo centrale di Ceci,
				frazione di Bobbio situata in un'ampia conca soleggiata alle
				pendici sud-orientali del Monte Penice, ignorando ad un incrocio
				(896m) la strada che scende alla chiesa parrocchiale di San
				Policarpo (879m).
 Dopo il paese si percorre con impegnativa
				pendenza un lungo traversone, si affrontano il 5° tornante
				(1024m) ed il 6° tornante (1055m), dove si lascia a destra
				una pista a fondo naturale, si oltrepassa un rifugio presso le
				piste di sci nordico e dopo l'ultima curva, da dove si gode il
				panorama sul Monte Penice, si arriva al passo.
 
 (Itinerario
				percorso in data 18/05/2022 dal versante lombardo)
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