PASSO DI LAVAZE', 1816m (Trento)



Accesso da Cavalese 10,7 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Cavalese(1007)-4° tornante(1100)

1,3

93

7,15

4° tornante(1100)-Daiano SP126(1168)

1,0

68

6,80

Daiano SP126(1168)-Varena(1180)

0,5

12

2,40

Varena(1180)-Alla Baita(1363)

2,1

183

8,71

Alla Baita(1363)-bivio Stava(1446)

2,0

83

4,15

bivio Stava(1446)-Lago di Lavazè(1805)

3,4

359

10,56

Lago di Lavazè(1805)-Passo di Lavazè(1816)      

0,4

11

2,75




Accesso da Cardano 23,8 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Cardano(290)-Ponte Nova(872)

11,7

582

4,97

Ponte Nova(872)-incrocio Ega(934)

1,1

62

5,64

incrocio Ega(934)-incrocio Nova Ponente(1131)

2,8

197

7,04

incrocio Nova Ponente(1131)-Novale(1276)

1,8

145

8,06

Novale(1276)-ponte rio della Pala(1566)

2,7

290

10,74

ponte rio della Pala(1566)-Passo di Lavazè(1816)

3,7

250

6,76




Il valico collega la Val d'Ega a nord con la Val di Fiemme a sud mediante una buona strada asfaltata che presenta pendenze quasi sempre impegnative ed in alcuni tratti molto ripide.

Sul versante meridionale si parte da Cavalese (995m) imboccando ad una rotonda (1007m) nella parte occidentale del centro abitato la strada statale 620 che sale con una serie di impegnativi tornanti prima tra le abitazioni e poi tra i prati: si affrontano l'ampio 1° tornante sinistrorso, il 2° tornante destrorso (1054m), in corrispondenza del quale si lascia a sinistra la diramazione per un ristorante, il 3° tornante sinistrorso (1083m), in corrispondenza del quale si incontra il cartello di fine del centro abitato di Cavalese, il 4° tornante destrorso (1100m) tra i prati presso un traliccio ed il 5° tornante sinistrorso (1118m) dopo il quale si incontra il cartello “Daiano”.
Ad un incrocio (1145m) si lascia a sinistra un primo tracciato che conduce nella parte bassa di Daiano, dove sorge la chiesa parrocchiale, e subito dopo si effettua il 6° tornante destrorso; si oltrepassa l'incrocio (1168m) dove si lascia a sinistra la strada provinciale 126 per il centro di Daiano e per Carano e si scende per 300 metri fino al punto in cui l'asfalto cede il posto ad un fastidioso pavé all'ingresso nel paese di Varena.
La strada si impenna e sale con pendenze molto dure effettuando il 7° tornante di fronte ad una fontana e transitando nella piazzetta della posta e del municipio di Varena (1180m); subito dopo si percorre una strettoia fra le case.
Si continua in forte salita nella parte alta (1236m) del paese dove si incontrano due belle fontane e poi in mezzo a fitti boschi con pendenze sempre dure effettuando ampi curvoni.
Dopo il ristorante “Alla Baita” (1363m) la pendenza diminuisce, si transita davanti ad una cava; con pendenza moderata si raggiunge l'ex osteria alla Chiusa (1401m) e si arriva all'incrocio (1446m) dove si lascia a destra la strada per il vicinissimo Passo di Pramadiccio (1443m), Stava e Tesero.
La pendenza diventa dura e dopo il cartello di quota 1500 metri ed un parcheggio sulla sinistra (1516m) si incontra il fatidico cartello che avvisa della pendenza al 18% quando mancano 2,3 Km al lago di Lavazè; in corrispondenza di una curva a sinistra (1552m) si lascia a destra la carreggiabile per la Sorgente Busa della Neve e si percorre un ripido rettilineo.
La salita diventa sempre più ripida e si procede con pendenza sempre superiore all'11% in un ambiente un tempo ricco di alberi ma devastato nell'ottobre 2018 dalla tempesta Vaia che ha abbattuto gran parte della vegetazione ad alto fusto lasciando il percorso completamente esposto al sole; dopo un tratto alla base di pareti rocciose si affronta l'ultima ripidissima rampa e si sbuca nell'ampio altopiano alla base del valico raggiungendo alcuni edifici, fra i quali alberghi, ristoranti e bar, intorno ad un grazioso laghetto (1804m).
Si lascia a sinistra all'incrocio (1805m) il tracciato asfaltato per il Passo di Oclini (1989m) e si procede in mezzo ad ampi pascoli con pendenza che diventa più olce; finalmente si raggiunge il valico dove si gode un panorama molto ampio anche se sul lato occidentale si trova un ampio parcheggio.

Sul versante settentrionale si parte da uno svincolo presso Cardano/Kardaun (290m), località della valle dell'Isarco a breve distanza da Bolzano; purtroppo la vecchia strada che percorreva lo strettissimo e spettacolare fondovalle iniziale della rocciosa Val d'Ega con pendenza ripidissima al 16% è stata abbandonata e non è più percorribile neanche in bicicletta.
Al suo posto sono state costruite due lunghe gallerie (1185 metri la prima e 1500 la seconda) ampie e ben ventilate ma molto trafficate ed in forte pendenza; le gallerie sono vietate ai pedoni ma non ai ciclisti; mentre in discesa non sono simpatiche ma si transitano velocemente in salita sono decisamente sconsigliate.
(Il percorso alternativo consiste nell'imboccare nel centro di Cardano la strada per Cornedo/Karneid che sale subito decisamente con 2 impegnativi tornanti lungo una parete rocciosa; si entra nella valle laterale di Cornedo e si affrontano altri 2 tornanti; dopo un traversone si superano il 5° ed il 6° tornante e si arriva all'incrocio dove si lascia a sinistra la breve diramazione per il centro di Cornedo (512m); dopo il 7° tornante si supera la frazione San Vito/St.Veit e dopo l'ottavo tornante si procede a lungo su strada stretta e poco trafficata nel bosco; dopo altri 10 tornanti si arriva ad un incrocio presso una cappella dove si lascia a sinistra la strada per Collepietra/Steinegg (823m) e si segue a destra in discesa superando la zona artigianale ed arrivando a San Valentino in Campo/Gummer (1117m) da dove si scende ripidamente con 11 tornanti alla rotonda sulla strada statale 241).
Seguendo invece la strada statale 241 dopo le gallerie si percorrono le strette gole della Val d'Ega in un orrido ambiente di grande interesse paesaggistico mentre la salita diventa meno severa ed alterna falsopiani a rampe impegnative.
La valle si allarga progressivamente e diventa verde e popolata; una galleria lunga 170 metri può essere evitata seguendo l'itinerario ciclabile esterno ben segnalato; non possono essere evitate e devono essere percorse le 4 successive gallerie lunghe rispettivamente 180 metri, 320 metri, 154 metri e 152 metri.
La salita diviene abbastanza dolce mentre sullo sfondo appare maestoso il Latemar (2842m); una breve discesa precede la rotonda per San Valentino in Campo/Gummer (vedi itinerario alternativo sopra descritto).
L'ascesa riprende in moderata salita fino a Ponte Nova/Birchabruck (872m) all'uscita del paese si lascia a sinistra la strada per il Passo di Costalunga (1751m).
Si svolta a destra e si procede in sensibile salita superando una grossa segheria e dopo 1,1 Km si arriva ad un bivio (934m) subito dopo il ponte sul Rio Gerold/Gerold Bach; si tiene a destra lasciando a sinistra la ripida strada asfaltata per Ega/Eggen, Pievalle (1421m), San Floriano/Obereggen (1591m), Malga Laner (1826m) ed il Passo di Pampeago (2005m).
Il tracciato procede in una valle stretta e boscosa dove si attraversa più volte il torrente fino ad un incrocio (1131m) dove si lascia a destra la strada per Nova Ponente ed il Santuario di Pietralba (1521m); dopo un altro tratto in una valle chiusa tra due pareti ricche di alberi si sbuca nella conca di Novale/Rauth (1276m) dove si lascia a sinistra un secondo tracciato per San Floriano/Obereggen (1591m), Malga Laner (1826m) ed il Passo di Pampeago (2005m).
Dopo Novale si affrontano un'ascesa molto dura nel bosco con strada ampia e rettilinea fino al ponte sul rio della Pala/Zanggenbach (1566m) dove si lascia a sinistra una carreggiabile; il tracciato diventa leggermente più tortuoso e si incontra un tornante (1726m).
La pendenza si riduce pur mantenendosi sensibile, si affrontano due tratti ancora molto duri, poi dopo l'uscita dal bosco ed il confine provinciale si incontra l'ultimo breve tratto facile che conduce al passo.

(Itinerario percorso il 10/07/2022).



La durissima rampa che conduce all'incrocio presso il lago

Il lago del Passo di Lavazè

Panorama verso ovest con il Corno Nero ed il Corno Bianco



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