| Il Santuario
				della Madonna di Pietralba/Maria Weissenstein, il più
				importante e frequentato dell'Alto Adige, si trova in magnifica
				posizione in una conca sul versante orientale della valle
				dell'Adige alle pendici settentrionali del Monte
				Pausabella/Schonrast (1791m) ed è raggiungibile sia dalla
				Val d'Ega mediante una strada asfaltata che alterna tratti ripidi
				ad altri pedalabili presentando anche pezzi di discesa sia
				direttamente dalla Val d'Adige mediante una diramazione che si
				distacca dall'importante e trafficata strada asfaltata che
				collega Ora e Cavalese attraverso il Passo
				di San Lugano (1097m).
 Sul versante settentrionale si
				parte da uno svincolo presso Cardano/Kardaun (290m), località
				della valle dell'Isarco a breve distanza da Bolzano; purtroppo la
				vecchia strada che percorreva lo strettissimo e spettacolare
				fondovalle iniziale della rocciosa Val d'Ega con pendenza
				ripidissima al 16% è stata abbandonata e non è più
				percorribile neanche in bicicletta.
 Al suo posto sono state
				costruite due lunghe gallerie (1185 metri la prima e 1500 la
				seconda) ampie e ben ventilate ma molto trafficate ed in forte
				pendenza; le gallerie sono vietate ai pedoni ma non ai ciclisti;
				mentre in discesa non sono simpatiche ma si transitano
				velocemente in salita sono decisamente sconsigliate.
 (Il
				percorso alternativo consiste nell'imboccare nel centro di
				Cardano la strada per Cornedo/Karneid che sale subito decisamente
				con 2 impegnativi tornanti lungo una parete rocciosa; si entra
				nella valle laterale di Cornedo e si affrontano altri 2 tornanti;
				dopo un traversone si superano il 5° ed il 6° tornante e
				si arriva all'incrocio dove si lascia a sinistra la breve
				diramazione per il centro di Cornedo (512m); dopo il 7°
				tornante si supera la frazione San Vito/St.Veit e dopo l'ottavo
				tornante si procede a lungo su strada stretta e poco trafficata
				nel bosco; dopo altri 10 tornanti si arriva ad un incrocio presso
				una cappella dove si lascia a sinistra la strada per
				Collepietra/Steinegg (823m) e si segue a destra in discesa
				superando la zona artigianale ed arrivando a San Valentino in
				Campo/Gummer (1117m) da dove si scende ripidamente con 11
				tornanti alla rotonda sulla strada statale 241).
 Seguendo
				invece la strada statale 241 dopo le gallerie si percorrono le
				strette gole della Val d'Ega in un orrido ambiente di grande
				interesse paesaggistico mentre la salita diventa meno severa ed
				alterna falsopiani a rampe impegnative.
 La valle si allarga
				progressivamente e diventa verde e popolata; una galleria lunga
				170 metri può essere evitata seguendo l'itinerario
				ciclabile esterno ben segnalato; non possono essere evitate e
				devono essere percorse le 4 successive gallerie lunghe
				rispettivamente 180 metri, 320 metri, 154 metri e 152 metri.
 La
				salita diviene abbastanza dolce mentre sullo sfondo appare
				maestoso il Latemar (2842m); una breve discesa precede la rotonda
				per San Valentino in Campo/Gummer (vedi itinerario alternativo
				sopra descritto).
 L'ascesa riprende in moderata salita fino a
				Ponte Nova/Birchabruck (872m); all'uscita del paese si lascia a
				sinistra la strada per il Passo
				di Costalunga (1751m).
 Si svolta a destra e si procede in
				sensibile salita superando una grossa segheria; dopo 1,1 Km si
				arriva ad un bivio subito dopo il ponte sul Rio Gerold/Gerold
				Bach, dove si tiene a destra lasciando a sinistra la ripida
				strada asfaltata per San Nicolò d'Ega (1126m), Pievalle
				(1491m), San Floriano/Obereggen, Malga Laner (1826m) ed il Passo
				di Pampeago (2005m); dopo altri 2,8 impegnativi chilometri in
				una valle stretta e boscosa dove si attraversa più volte
				il torrente si svolta a destra a quota 1131m lasciando a sinistra
				la strada Passo
				di Lavazè (1816m) ed imboccando la strada provinciale
				72.
 Dopo 1,5 Km molto ripidi nello stretto fondovalle dopo un
				albergo si attraversa il torrente su un ponte in località
				Rionero/Schwarzenbach e si aggira un crinale entrando in un'ampia
				conca; dopo una cappella la salita diventa pedalabile per alcune
				centinaia di metri, poi si affronta un'altra dura rampa seguita
				da un tratto pedalabile che conduce in località Untermoser
				(1415m) dove inizia una dolce discesa che conduce a Nova
				Ponente/Deutschnofen (1357m); alla rotonda all'ingresso del paese
				(1361m) si svolta a sinistra e si continua a scendere fino ad un
				ponte (1228m), poi si risale con pendenze dapprima moderate e poi
				impegnative superando Maurer (1321m) ed arrivando a Monte San
				Pietro/Petersberg (1389), dove si incontra l'itinerario
				alternativo.
 Si svolta a sinistra ad un incrocio ben segnalato
				ma insidioso e si imbocca l'ultimo tratto con pendenza
				decisamente impegnativa in ambiente molto ameno ed all'improvviso
				appare il grandioso Santuario, costruito in stile barocco fra il
				1638 ed il 1654 ed affidato all'ordine dei Serviti; alla base
				della rampa sterrata e della scala che conducono all'entrata alla
				base della facciata della chiesa si tiene a sinistra costeggiando
				l'area di parcheggio dei camper e con l'ultima rampa si raggiunge
				la piazzola di fermata e manovra degli autobus di linea dove
				termina l'asfalto all'altezza del Santuario.
 Subito dopo si
				estende un ampio parcheggio a fondo naturale presso il
				confortevole albergo e la casa del pellegrino; dal fondo del
				parcheggio si raggiunge in breve la porta laterale del Santuario
				passando davanti ad una fontana.
 Si gode un ampio panorama
				verso lo Sciliar, il Catinaccio ed il Latemar a nord mentre verso
				ovest la vista può spaziare fino all'Ortles; a sud-est
				svetta solitaria la punta del Corno Bianco/Weisshorn
				(2317m).
 
 Sul versante meridionale si lascia il fondovalle
				dell'Adige nel centro di Ora/Auer (242m) e si imbocca la strada
				ampia ma trafficata per il Passo di San Lugano, Cavalese e la Val
				di Fiemme; la pista ciclabile realizzata sul tracciato della
				ferrovia abbandonata Egna-Cavalese è molto bella ma in
				gran parte sterrata ed adatta solamente a chi è dotato di
				mountain-bike.
 Dopo alcune centinaia di metri di salita
				moderata dopo un ampio curvone a destra si raggiunge una rotonda
				con la circonvallazione che percorre lunghe gallerie da evitare
				per i ciclisti.
 Si seguono le indicazioni per Cavalese e si
				percorre una galleria lunga 128 metri, illuminata ma in curva,
				poi si affronta il 1° tornante presso un biotopo; si superano
				altri 3 ampi tornanti e si attraversa il centro abitato di
				Montagna/Montan (496m), dove arriva anche la strada alternativa
				che sale da Egna/Neumarkt (214m), paese del fondovalle a 3,7 Km
				da Ora.
 Si percorre con ampio panorama un tratto molto ardito
				alla base di un'impervia parete rocciosa e si superano due
				tornanti, poi si continua in sensibile ascesa tra vigneti e
				frutteti.
 Il tracciato punta poi verso est entrando a grande
				altezza nella valletta laterale del Rio di Ora e lascia sulla
				sinistra la zona artigianale Kalditsch; si continua ancora fra i
				frutteti e poi si entra nel bosco.
 Ad un incrocio ben
				segnalato (748m) si lascia la strada per Cavalese svoltando a
				sinistra per Aldino/Aldein; si imbocca la strada provinciale 72,
				si attraversa con un ardito ponte la profonda valle e si entra
				nel territorio comunale di Aldino; si sale decisamente tra le
				coltivazioni, poi si affrontano 3 duri tornanti nel bosco.
 Si
				continua in forte salita fino ad Aldino (1225m), paese di case
				sparse in una splendida conca; dopo il paese la pendenza
				diminuisce e si percorre un lungo tratto di moderata salita
				seguito da una leggera discesa fino ad un ponte dove si esce dal
				territorio comunale di Aldino.
 Si riprende a salire
				decisamente e si raggiunge Monte San Pietro/Petersberg, dove si
				incontra l'itinerario che sale dalla Val d'Ega e si svolta a
				destra per imboccare l'impegnativo tratto conclusivo.
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