| Il
				valico si trova sulle Prealpi venete ad est del Monte Grappa tra
				la conca di Possagno a sud e la Valle delle Mure, percorsa dal
				torrente Calcino, affluente del Piave a nord; il valico è
				una stretta apertura ad est della Cima della Mandria
				(1482m)Tutta la zona è stata al centro degli eventi
				bellici nel corso della Prima Guerra Mondiale; a quel periodo
				risale la costruzione delle numerose strade, delle trincee e
				delle fortificazioni che sono state conservate e consentono una
				visita di grande interesse storico.
 La zona è
				caratterizzata da ripide pareti boscose verso sud, dove si
				inerpicano strade con pendenze in alcuni punti impressionanti e
				da dolci declivi prativi verso nord dove sorgono molte malghe in
				mezzo ad ampi pascoli.
 Il passo è raggiunto sul
				versante sud da una strada asfaltata dalle pendenze
				impressionanti che presenta tre alternative per il tratto
				inferiore; il percorso da Possagno è considerato tra le
				più dure e difficili salite d'Italia.
 
 Si parte da
				Possagno (276m), paese dominato dal Tempio canoviano, contenente
				opere del grande scultore Antonio Canova, nativo del luogo: nella
				parte occidentale del paese si imbocca la via segnalata dal
				cartello "Strada degli Alpini" in sensibile salita per
				Masiere (306m), dove si piega a sinistra di fronte alla chiesetta
				di San Francesco; ad un bivio si ignora la strada senza uscita in
				salita a destra e si imbocca la strada pianeggiante a sinistra
				che percorre una valletta boscosa, riprende a salire passando
				presso alcune case, supera il 1° tornante e passa ai piedi di
				Vardanega (370m).
 Dopo il 2° tornante si entra nel bosco e
				la pendenza diventa molto ripida con solo brevi tratti che
				consentono di rifiatare; si incontrano alcuni tornanti
				distanziati, poi una sequenza di ripidi tornanti ravvicinati dal
				6° al 9°, presso il quale si trova la Casera Pic
				(712m).
 Dopo un tratto duro ed un breve pezzo meno difficile
				presso la diramazione a sinistra per una malga inizia
				l'impressionante rampa di alcune centinaia di metri con pendenza
				che raggiunge il 22%; l'ascesa è faticosissima e bisogna
				dare fondo a tutte le forze ed a tutto l'orgoglio per superare
				questo tratto senza fermarsi; dopo una curva a destra con spiazzo
				per il parcheggio la pendenza inizia a diminuire leggermente pur
				restando molto ripida.
 Il bosco si dirada e si comincia a
				godere il panorama sulla pianura ed i colli sottostanti; sempre
				in forte salita si passa davanti al monumento che ricorda
				trattarsi della "Strada degli Alpini" e si sbuca a
				quota 1067m sulla strada che proviene da Pieve di Cavaso; si
				svolta a sinistra sempre in ripida ascesa e dopo 400 metri si
				supera un costone: subito dopo appaiono i tornanti che si
				inerpicano sul Monte Palon ed il successivo tratto verso Bocca di
				Forca.
 Si affrontano 4 duri tornanti; in corrispondenza del
				13° tornante a quota 1211m si lascia a destra la breve
				diramazione per il rifugio che sorge presso il monumento e la
				croce che fanno parte del complesso monumentale del Monte Palon:
				questo monte che culmina a quota 1306m era uno dei punti
				strategicamente più importanti della linea difensiva
				italiana e fu fortificato dalla vetta fino alla anticima dove si
				trova il rifugio.
 Si continua sempre in ripida ascesa con un
				lungo tratto in costa, poi si affrontano gli ultimi due tornanti;
				dal panoramico 15° tornante si gode un ampio panorama e si
				vede in mezzo alla pianura il corso del Piave; poco dopo si
				arriva ad un incrocio: la provinciale a sinistra continua per la
				Vedetta
				dell'Archeson (1445m) ed il Monte
				Grappa (1736m), mentre svoltando a destra si raggiunge con
				l'ultima rampa di 70 metri il valico di Bocca di Forca.
 Alcune
				stradine, in parte asfaltate, raggiungono le varie malghe della
				zona; verso nord si apre il panorama sugli ampi pascoli della
				Valle delle Mure.
 
 Da Pieve di Cavaso (282m) si sale con
				pendenze molto impegnative alle pendici meridionali del Monte
				Tomba (869m), si lascia a destra la strada asfaltata che sale da
				Pederobba e si procede in costa lasciando verso nord il percorso
				per Alano di Piave; poco dopo si incontra la strada che sale da
				Possagno e si segue il percorso già descritto fino a Bocca
				di Forca.
 
 (Itinerario percorso salendo da Possagno il
				28/09/2008).
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