DOSSO DEI GALLI, 2185m (Brescia)



Accesso da Gardone Valtrompia 43,3 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Gardone Valtrompia(320)-Brozzo(401)
5,8

81

1,40

Brozzo(401)-Tavernole(471)

3,7

70

1,89

Tavernole(471)-Lavone(503)

1,8

32

1,78

Lavone(503)-Bovegno(626)  
4,4

123

2,80

Bovegno(626)-Collio(836)  

6,4

210

3,28

Collio(836)-San Colombano(941) 

2,9

105

3,62

San Colombano(941)-Roccarolo(1306)

4,9

365

7,45

Roccarolo(1306)-9° tornante(1411)

1,4

105

7,50

9° tornante(1411)-14° tornante(1522)

1,4

111

7,93

14° tornante(1522)-bivio Maniva(1637)

1,3

115

8,85

bivio Maniva(1637)-Rifugio Bonardi(1743) 

1,3

106

8,15

Rifugio Bonardi(1743)-Goletto dei Zocchi(1850)

1,3

107

8,23

Goletto dei Zocchi(1850)-Goletto delle Crocette(2085)

3,6

235

6,53

Goletto delle Crocette(2085)-fine discesa(2047)

0,9

-38

-4,22

fine discesa(2047)-Sella dell'Auccia(2103)

1,4

56

4,00

Sella dell'Auccia(2103)-Dosso dei Galli(2185)

0,8

82

10,25




La montagna, ben riconoscibile perché vi sorgono le grandi antenne di ricezione e trasmissione di una base Nato dismessa nel 1995, si trova tra la Val Camonica e la Val di Caffaro ed è raggiungibile mediante una strada asfaltata, che si distacca dalla ex strada statale N. 345, "delle Tre Valli", che sale dalla Valtrompia e, dopo il bivio della Sella dell'Auccia, continua a fondo naturale fino al Giogo della Bala (2136m) e scende al Passo di Crocedomini, che collega la Val Camonica con la Val di Caffaro; il nome deriva dal fatto che la zona è utilizzata per la nidificazione dai galli cedroni.
La strada sale larga e ben strutturata ma molto dura dalla Valtrompia fino al Passo del Maniva (1664m), sullo spartiacque tra Valtrompia e Val di Caffaro, poi corre in costa lungo il crinale sempre molto ripida; al Goletto delle Crocette, o Passo di Dasdana, passa decisamente sul versante del Caffaro, dove si snoda fino alla sommità.

Da Brescia (149m) si percorre quasi sempre in falsopiano l'industrializzata e trafficata Valtrompia superando un paese dopo l'altro quasi senza soluzione di continuità dell'abitato; dopo Gardone Valtrompia (320m), centro principale della vallata, ed il successivo centro di Marcheno (372m) la valle diventa meno popolata e, superato Brozzo (401m), si attraversano le strette gole del Mella.
In leggera ma costante ascesa si incontrano i paesi di Tavernole sul Mella (471m) e Lavone (503m), dove si lascia a sinistra il tracciato per il Colle di San Zeno (1434m), e le frazioni di Aiale (536m) e Predondo dopo la quale si lascia a sinistra ad un incrocio (589m) la diramazione per il Santuario della Madonna della Misericordia (708m); si attraversa la parte bassa (626m al semaforo con Via Brentana) di Bovegno alla base del paese alto (684m), primo centro dedicato all'attività turistica prevalente nell'alta valle in contrasto con la vocazione industriale della parte inferiore gravitante verso la pianura.
Dopo Bovegno si attraversa su un ponte (638m) il Mella di Graticelle mentre la valle piega ad est e diventa stretta e ricca di boschi; si procede in facile ascesa incontrando gli impianti delle miniere che caratterizzano queste gole; in decisa salita si arriva a Collio (836m), centro turistico posto in un'ampia conca; sul lato sinistro della chiesa si trova una bella fontana; si continua con salitelle e falsopiani sino a San Colombano, un tempo piccolo villaggio rurale, oggi completamente trasformato dall'espansione turistica.
In corrispondenza del 1° tornante (935m) presso il cimitero ed appena prima della chiesa (941m) si può scegliere se seguire la moderna circonvallazione meno ripida che passa presso il cimitero e dopo il campo di calcio affronta il 2° tornante (943m) per passare ad ovest del centro abitato oppure percorrere la vecchia strada in mezzo alle case che nell'attraversamento del paese diventa durissima per circa 500 metri intersecando per due volte la circonvallazione sulla quale finalmente si immette; seguendo la circonvallazione dopo una cappella divenuta “Museo della Grande Guerra” si affronta l'ampio 3° tornante abbastanza pedalabile ed una nuova ripidissima rampa di circa 600 metri dopo il 4° tornante (1001m).
Si esce dal paese e dopo un ponte sul torrente Gambidolo (1058m) presso il cartello del Km 41 la pendenza diventa più ragionevole prima di affrontare il 5° tornante (1068m) ed il 6° tornante (1087m), in corrispondenza del quale si ignora la diramazione a sinistra.
Con una stretta curva (1134m) si aggira un crinale dove sorge una cappellina e si percorre un lungo tratto in costa con forti pendenze lasciando a sinistra (1186m) una carreggiabile per una fattoria e poco dopo presso una fontana (1208m) una sterrata per alcune case.
Dopo i ravvicinati 7° tornante (1259m) ed ottavo tornante (1275m) si affronta una curva insidiosa fra le case di Roccarolo (1306m) e si incontrano 300 metri di falsopiano.
Dopo aver doppiato uno sperone della montagna si entra nell'ultima conca che chiude la Valtrompia e si procede in costa fra i boschi con dura pendenza; si affrontano il 9° tornante (1411m) e, dopo la Colonia Beretta, il 10° tornante (1426m) davanti all'albergo Pineta; un brevissimo falsopiano consente di rifiatare ma subito si riprende a salire ripidamente; dopo il Pian della Pietra di Mezzo si affrontano ravvicinati l'undicesimo tornante (1477m), il 12° tornante (1493m), il 13° tornante (1505m) ed il 14° tornante (1522m).
Dopo un tratto in costa ormai al limite della vegetazione boschiva si superano il 15° tornante (1599m), il 16° tornante (1609m) ed il 17° tornante (1624m) e si raggiunge il bivio (1637m) per r il Passo del Maniva.
Svoltando a destra si perviene con 300 ripidissimi metri al Passo del Maniva (1664m), posto sul crinale tra Valtrompia e Val di Caffaro in una zona molto frequentata per la pratica degli sport invernali; vi sorgono due rifugi e vi si gode un ampio panorama sia sulla Valtrompia ad ovest, sia su Bagolino (712m) in Val di Caffaro ad est, raggiungibile con la strada asfaltata dell'opposto versante, sia sulle vette dell'Adamello a nord; una carreggiabile aggira la testata della Valtrompia snodandosi in costa tra le rocce franose con alcune gallerie, supera il Passo del Dosso Alto (1727m), il Passo della Berga (1527m) ed il Passo della Spina (1521m) e raggiunge il Passo del Baremone (1418m) da dove una stretta e ripida strada asfaltata scende ad Anfo (391m), sul lago d'Idro.
Proseguendo lungo la ex statale, sempre ampia e ben tenuta, si procede in costa tra i prati puntando verso ovest ai piedi del Dosso delle Liti (1751m), sempre in sensibile ascesa; presso il rifugio Bonardi si affrontano due tornanti (1743m e 1761m) ai piedi del Monte Maniva ed un tratto ripidissimo che porta con due tornanti ravvicinati ad un piazzale al Goletto dei Zocchi (1850m) sul crinale tra la Valtrompia e la Val di Caffaro.
Si continua panoramicamente sul crinale per breve tratto, poi si torna in Valtrompia con una breve ed improvvisa discesa a cui fa seguito un tratto in durissima salita; dopo aver percorso tutta la conca alla base del Goletto delle Crocette con pendenza leggermente meno ripida si affronta un tornante (2062m) con impressionante vista a picco su San Colombano, 1000 metri più in basso, e si raggiunge il punto (2085m) dove la strada passa in Val di Caffaro sul lato ovest della sella di valico.
Una breve stradina sterrata scende brevemente a destra al punto geografico (2070m) del Goletto delle Crocette o Passo di Dasdana, toponimo presente nel cartello di valico, dove si biforca: il ramo di sinistra scende al Lago di Dasdana (1878m) mentre il ramo di destra sale ad una cima dove sorge la stazione di arrivo di un impianto di risalita (2085m)..
Si continua in falsopiano sul versante del Caffaro alle pendici del Monte Dasdana (2194m) sovrastando il laghetto di Dasdana e con una breve ma ripida discesa si perviene al Goletto di Ravenola (2071m), solitaria sella tra la Valcamonica ad ovest e la Val di Caffaro ad est, in una zona di estesi pascoli; sul versante camuno si trovano i laghetti di Ravenola.
Il tracciato scende ancora fino ad un secondo passo (2047m) innominato dove la strada riprende a salire ripidamente ancora asfaltata ai piedi del Dosso dei Galli; in facile ascesa sul versante camuno si arriva al bivio della Sella dell'Auccia (2103m) dove si lascia a sinistra la strada dapprima asfaltata e poi a fondo naturale per il Giogo della Bala (2162m).
A destra un cancello blocca il passaggio dei mezzi a motore ma un passaggio consente l'accesso ai ciclisti ed ai pedoni; si sale con dure pendenze su fondo asfaltato ancora generalmente buono anche se le fessure aperte nell'asfalto sono state conquistate dall'erba; con i due tornanti conclusivi si raggiunge dal lato orientale la vetta del monte: un cancello solitamente aperto immette nell'ampio piazzale sulla sommità; a destra ci sono gli edifici della base abbandonata mentre le due grandi antenne sorgono sul lato occidentale della cima del monte (2185m).
Si gode un ampio panorama in ogni direzione; a nord si vedono le vette del massiccio dell'Adamello, verso nord-ovest i monti della Valcamonica ed in lontananza i ghiacciai del Bernina, verso nord-est i monti del Trentino mentre verso sud-est lo sguardo arriva al Lago di Garda.

(Itinerario percorso il 13/07/2019)



Panorama sul Dosso dei Galli dal Goletto delle Crocette

Panorama verso sud: a sinistra sullo sfondo il Lago di Garda, al centro il Goletto delle Crocette, a destra il Goletto di Ravenola

Il cancello di ingresso alla ex-base radar e le antenne

Panorama verso l'Adamello a nord; in basso il Giogo della Bala

Ultimo tratto di salita e panorama verso nord-ovest



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