Il Monte Grappa
sorge isolato e ben individuabile fra la pianura veneta a sud, la
conca feltrina a nord, la Valsugana ad ovest e la valle del Piave
ad est; per la sua posizione rappresentò nel corso della
Prima Guerra Mondiale un caposaldo fondamentale soprattutto dopo
la disfatta di Caporetto; fu pertanto poderosamente fortificato e
fu al centro di molti combattimenti; sulla sua vetta è
costruito il grandioso ossario con il santuario della Madonnina
del Grappa. Il massiccio è amministrativamente
suddiviso fra le province di Belluno, Treviso e Vicenza ma la
vetta si trova nel territorio del comune trevigiano di Crespano
del Grappa. L'accesso è possibile mediante 4 percorsi:
il principale è rappresentato dalla buona strada statale
N.141 che sale da Bassano del Grappa e viene mantenuta aperta
tutto l'anno mentre gli altri tracciati sono chiusi per neve
nella stagione invernale e si snodano su strade più
strette e disagevoli; i tracciati alternativi sono rappresentati
dai percorsi che salgono da Feltre sul versante nord, dalla
pianura attraverso Semonzo lungo una vecchia strada di guerra e
da est dalla strada delle malghe che percorre un itinerario di
crinale.
A) La strada statale N.141, denominata Strada
Cadorna, parte da Bassano del Grappa (122m) e raggiunge senza
difficoltà Romano d'Ezzelino (129m) dove si seguono le
indicazioni per Cima Grappa e si comincia a salire con ampi
tornanti, pendenza molto impegnativa e costante e bel panorama
sulla pianura sottostante; dopo il 7° tornante si supera un
punto panoramico utilizzato per il decollo dei deltaplani; poco
più avanti si percorre una brevissima galleria seguita da
una dolce e breve contropendenza, poi si continua a salire
superando la località Costalunga. Il percorso si porta
poi sul versante occidentale del massiccio del Grappa verso la
Valsugana e raggiunge quasi pianeggiante la zona degli alberghi
di Camposolagna (1027m), dove si gode un ampio panorama sulla
valle sottostante; si lascia a sinistra la stradina per il Col
Moschin e si piega a destra affrontando una ripida discesa; si
procede senza difficoltà nel fitto bosco attraversando
alcune vallette fino in località Ponte San Lorenzo
(1062m), dove si lascia a sinistra una stradina solo inizialmente
asfaltata che aggira a nord il massiccio del Grappa. Si
riprende a salire con forti e continue pendenze aggirando il
versante meridionale del Grappa ed attraversando ampi pascoli
dove sorgono numerose malghe; si incontra l'itinerario che sale
da Feltre e si tiene a destra. Dopo il 14° ed ultimo
tornante si incontra ad un chilometro dalla vetta l'incrocio con
le strade alternative di Semonzo e delle malghe e con l'ultimo
ripido strappo si raggiunge la cima dove sorge il grande
complesso monumentale: presso la Caserma Milano, utilizzata come
museo, una stradina a sinistra conduce all'ossario, poi si aggira
il rifugio Bassano e si arriva all'ampio piazzale-parcheggio dove
termina la strada; una scalinata conduce alla zona
monumentale.
B) Da Feltre (325m) si segue la strada per
Bassano del Grappa fino nei pressi di Artèn, dove si
svolta a sinistra per raggiungere in breve Caupo (330m); si sale
a tornanti con impegnative pendenze alle pendici del M.Roncone
(1164m) e, dopo aver superato il Colle dei Zanghi (1062m), si
raggiunge l'isolata località di Casere (1231m); si
continua alternando rampe ripide a tratti facili e raggiungendo
in leggera discesa l'osteria Forcelletto (1395m); con salita
irregolare, interrotta da un altro tratto di discesa, si arriva
all'incrocio con la strada proveniente da Bassano del Grappa, si
svolta a sinistra e si segue la strada Cadorna fino in cima.
C)
Semonzo (214m) è una frazione del comune di Borso del
Grappa situata sulle pendici meridionali del Monte Grappa
facilmente raggiungibile dai vari centri della pianura. Da qui
parte una strada asfaltata che si snoda sul tracciato di una
vecchia camionabile militare, la strada Generale Giardino, via di
accesso a Cima Grappa più diretta rispetto alla strada
Cadorna. L'inizio del percorso è ben segnalato sulla
pedemontana strada provinciale 248, e la salita vera e propria
inizia in prossimità di una chiesa a poche centinaia di
metri dalla svolta. La strada sale molto regolarmente e
nonostante l'esposizione a sud si può godere dell'ombra
degli alberi; i tornanti esposti regalano di tanto in tanto
scorci panoramici e la sensazione di stare progressivamente
prendendo quota. Dopo due brevissime gallerie scavate nella
roccia la strada spiana ed in località Campo Croce (1048m)
è possibile riprendere fiato. Superata la malga le
pendenze cambiano bruscamente: tratti superiori al 10% si
presentano ripetutamente fino alla fine della salita; anche il
paesaggio cambia perché la strada si snoda attraverso ampi
pascoli. Un piccolo scollinamento (1360m) ci segnala che
mancano 5km alla cima, ormai ben visibile. Dopo il bivio
presso il 26° tornante con il tracciato che porta alle malghe
si continua tra i prati e dopo il 27° tornante si supera la
zona di decollo dei deltaplani; il 28° ed ultimo tornante
precede l'innesto sulla strada Cadorna, lungo la quale si
raggiunge con ripide pendenze la vetta. Lungo il percorso non
si incontrano bivi che possono portare fuori strada il ciclista;
in compenso, non vi sono fontane o sorgenti d'acqua, per cui è
consigliabile affrontare la salita con una buona scorta d'acqua,
soprattutto nei mesi più caldi in cui l'afa può
mettere lo scalatore a dura prova.
D) Dalla Vedetta
dell'Archeson (1470m) si scende decisamente tra i pascoli in
direzione nord su strada asfaltata ma stretta e con continue
curve fino alla Malga Mure (1301m), poi ci si dirige verso sud
con strappi ripidi alternati a tratti con pendenza moderata. Si
raggiunge il Pian di Bala, dove convergono diversi pittoreschi
percorsi pedonali tagliati nella roccia lungo le vie di
rifornimento del periodo di guerra e dove si trovano numerosi
resti di fortificazioni; dopo un tratto di salita impegnativa si
percorre un lungo tratto in costa lungo le verticali pareti
orientali del Monte Grappa; si incontrano alcune brevi gallerie
in cui occorre fare attenzione alle buche ed al ghiaietto
presente sulla sede stradale. Si entra in una zona di pascoli
e si sbuca sulla strada che sale da Semonzo; svoltando a destra
la si segue fino in vetta. Si tratta di un percorso altamente
spettacolare ma richiede di arrivare in quota attraverso salite
durissime come la stessa Vedetta dell'Archeson o la Bocca
di Forca (1402m).
(Itinerario percorso il 17/07/1982
lungo la strada Cadorna, il 27/09/2008 dalla Vedetta
dell'Archeson).
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