Il laghetto
naturale si trova nell'alta valle del torrente Gesso e risulta
raggiungibile mediante una stretta strada asfaltata; la strada
che continua con lunghe gallerie fino alla diga che genera il
lago del Chiotas (2010m), di proprietà dell'Enel, è
però interdetta al traffico sia motorizzato che ciclistico
e pedonale.
Da Valdieri (774m), principale centro della
Valle Gesso, si segue la strada che si snoda per 2 Km in mezzo
all'ampia valle fino al bivio (803m) in cui si svolta a sinistra
per imboccare la valle di Entracque. Dopo un lungo rettilineo
si lascia a destra una strada che raggiunge direttamente la diga
del Lago della Piastra, però se si vuole fare rifornimento
d'acqua è meglio passare per il paese di Entracque. Si
sale con due tornanti impegnativi fino al campeggio, poi si può
percorrere la pista ciclabile di fianco alla strada senza
difficoltà fino ad Entracque (904m); si attraversa il
paese, formato da due nuclei sui due lati del torrente e si
scende decisamente alla cappella di San Rocco (872m) nel
fondovalle che si percorre senza difficoltà fino al ponte
della Piastra (897m), situato alla base della diga. Una ripida
rampa conduce all'incrocio presso una centrale elettrica con la
strada che sale direttamente; diversi cartelli esplicativi
presentano il sistema di dighe e centrali della valle. Si
svolta a sinistra e si sale lasciando a destra la strada per il
Monte Ray (1850m), sbarrata alle automobili ma percorribile in
mountain-bike. In forte salita si raggiunge la diga del Lago
della Piastra (950m); si costeggia il bacino con una leggera
discesa al suo termine. Si incontra un bivio e si trascura la
strada per San Giacomo a sinistra imboccando a destra una strada
stretta che sale costantemente ripida nel bosco; si superano
alcune case isolate e si affrontano 2 tornanti. Si continua
nella valle molto stretta con lunghe gallerie paravalanghe che
riparano dal sole ma non creano alcun problema di visibilità;
di fronte appare la grande diga del Chiotas. Dopo aver
superato il pendio franoso di una valletta laterale si affrontano
altri due tornanti; dopo un'ampia risvolta si supera una stretta
gola e si entra nel bacino del Lago della Rovina, piccolo
specchio d'acqua naturale frequentato dai pescatori e dai
gitanti. La strada diventa pianeggiante, lascia a destra la
strada dell'Enel per il Chiotas interdetta a tutti e raggiunge
l'area attrezzata in fondo al lago con bar e parcheggio a
pagamento per le autovetture dove termina il fondo asfaltato. La
vecchia strada di cantiere che risaliva a tornanti la ripida
parete orientale risulta ormai ridotta ad un sentiero solo
pedonale perché piena di sassi e franata in diversi
punti. La diga del Chiotas ed una bella cascata dominano il
laghetto.
(Itinerario percorso il 19/08/2003).
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