LAGO DELLA ROVINA, 1535m (Cuneo)



Accesso da Valdieri 16,9 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Valdieri(774)-Entracque(904)
5,3

130

2,45

Entracque(904)-Lago della Piastra(950) 

3,6

46

1,28

Lago della Piastra(950)-Lago della Rovina(1535)

8,0

585

7,31




Il laghetto naturale si trova nell'alta valle del torrente Gesso e risulta raggiungibile mediante una stretta strada asfaltata; la strada che continua con lunghe gallerie fino alla diga che genera il lago del Chiotas (2010m), di proprietà dell'Enel, è però interdetta al traffico sia motorizzato che ciclistico e pedonale.

Da Valdieri (774m), principale centro della Valle Gesso, si segue la strada che si snoda per 2 Km in mezzo all'ampia valle fino al bivio (803m) in cui si svolta a sinistra per imboccare la valle di Entracque.
Dopo un lungo rettilineo si lascia a destra una strada che raggiunge direttamente la diga del Lago della Piastra, però se si vuole fare rifornimento d'acqua è meglio passare per il paese di Entracque.
Si sale con due tornanti impegnativi fino al campeggio, poi si può percorrere la pista ciclabile di fianco alla strada senza difficoltà fino ad Entracque (904m); si attraversa il paese, formato da due nuclei sui due lati del torrente e si scende decisamente alla cappella di San Rocco (872m) nel fondovalle che si percorre senza difficoltà fino al ponte della Piastra (897m), situato alla base della diga.
Una ripida rampa conduce all'incrocio presso una centrale elettrica con la strada che sale direttamente; diversi cartelli esplicativi presentano il sistema di dighe e centrali della valle.
Si svolta a sinistra e si sale lasciando a destra la strada per il Monte Ray (1850m), sbarrata alle automobili ma percorribile in mountain-bike.
In forte salita si raggiunge la diga del Lago della Piastra (950m); si costeggia il bacino con una leggera discesa al suo termine.
Si incontra un bivio e si trascura la strada per San Giacomo a sinistra imboccando a destra una strada stretta che sale costantemente ripida nel bosco; si superano alcune case isolate e si affrontano 2 tornanti.
Si continua nella valle molto stretta con lunghe gallerie paravalanghe che riparano dal sole ma non creano alcun problema di visibilità; di fronte appare la grande diga del Chiotas.
Dopo aver superato il pendio franoso di una valletta laterale si affrontano altri due tornanti; dopo un'ampia risvolta si supera una stretta gola e si entra nel bacino del Lago della Rovina, piccolo specchio d'acqua naturale frequentato dai pescatori e dai gitanti.
La strada diventa pianeggiante, lascia a destra la strada dell'Enel per il Chiotas interdetta a tutti e raggiunge l'area attrezzata in fondo al lago con bar e parcheggio a pagamento per le autovetture dove termina il fondo asfaltato.
La vecchia strada di cantiere che risaliva a tornanti la ripida parete orientale risulta ormai ridotta ad un sentiero solo pedonale perché piena di sassi e franata in diversi punti.
La diga del Chiotas ed una bella cascata dominano il laghetto.

(Itinerario percorso il 19/08/2003).



La diga del Chiotas domina il lago

Davanti al lago

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