| Il Monte Ray
				(2317m) si erge sullo spartiacque tra le valli del torrente Gesso
				della Valletta, dove si trova la località di Terme di
				Valdieri, e del torrente Gesso di Entracque e la sua cima offre
				grandiosi panorami.Sul suo ripido versante orientale è
				stata costruita una strada asfaltata al servizio degli impianti
				idroelettrici che è denominata “Strada comunale
				Monte Ray” ed è chiusa ai veicoli motorizzati non
				autorizzati per cui viene percorsa da ciclisti, escursionisti a
				piedi e dai rari veicoli del comune e dell'ente elettrico; pace e
				tranquillità sono assicurati.
 Il tracciato è
				sapientemente disegnato con robusti muri di cemento, 15 tornanti
				e pendenze regolari ma sempre costantemente dure; purtroppo il
				fondo asfaltato è soggetto ad una manutenzione molto
				scarsa e quindi si incontra un asfalto spesso dissestato, pieno
				di buche e coperto da sassi e ramoscelli.
 Io sono salito in
				mountain-bike ma ho incontrato ciclisti con la bicicletta da
				corsa che hanno effettuato il percorso ma prestando la massima
				attenzione soprattutto in discesa.
 
 Da Borgo San Dalmazzo
				(636m) si segue inizialmente la strada per il Colle di Tenda
				transitando davanti alla stazione ferroviaria; poco dopo si
				incontra una rotonda (633m), dove si lascia a sinistra il
				percorso per Limone Piemonte ed il Colle
				di Tenda (1871m) e si svolta a destra seguendo le indicazioni
				per Valdieri.
 Si imbocca la valle del torrente Gesso che si
				risale alternando falsopiani e tratti di moderata salita e si
				oltrepassa il piccolo abitato di Madonna Bruna.
 Dopo aver
				superato la stretta di Andonno, dove si percorre una semigalleria
				artificiale, si continua nella valle ritornata larga e dopo
				l'incrocio (712m) per Roaschia a sinistra si transita nella parte
				bassa del paese di Andonno lasciando sulla destra il centro che
				si trova ad una quota più elevata.
 Nella piazza di
				Valdieri (774m), dove si trova una fontana, si lascia a destra la
				ripida strada per il valico di del Madonna
				del Colletto (1305m); si scende brevemente e si risale ad una
				rotonda (803m) dove si svolta a sinistra per Entracque lasciando
				a destra la strada asfaltata per Terme di Valdieri e non
				asfaltata per il Piano
				della Casa del Re (1768m).
 Si attraversa il torrente Gesso
				della Valletta appena a monte del punto in cui confluendo con il
				torrente Gesso di Entracque forma il torrente Gesso.
 Dopo un
				rettilineo in moderata ascesa ad un incrocio si lascia a sinistra
				la strada per Entracque, che comunque fornisce una possibile
				alternativa, e si tiene a destra con pendenza molto dura; dopo un
				centro naturalistico si procede con falsopiani e brevi rampe fino
				a quando si vede la diga che genera il Lago della Piastra presso
				la centrale idroelettrica di Entracque e si incontra la strada
				che transita da Entracque ed attraversa il ponte della Piastra
				(897m), situato alla base della diga; diversi cartelli
				esplicativi presentano il sistema di dighe e centrali della
				valle.
 Appena prima di arrivare alla diga che genera il Lago
				della Piastra si raggiunge un incrocio (928m) senza indicazioni
				dove si abbandona la strada principale per San Giacomo di
				Entracque ed il Lago
				della Rovina (1535m) e si svolta a destra effettuando il 1°
				tornante ed imboccando la Strada comunale Monte Ray.
 Si
				oltrepassa la sbarra che blocca il traffico motorizzato non
				autorizzato e si sale con pendenze dure ma regolari nel bosco.
 Il
				tracciato si inerpica con una serie di tornanti parzialmente
				ombreggiati; in corrispondenza del 5° tornante si apre un bel
				panorama sull'Argentera e sul lago artificiale sottostante; ad un
				bivio si ignora la diramazione a sinistra che finisce nel
				nulla.
 Dopo il 7° tornante (1240m) si percorre un lungo
				traversone che attraversa allo scoperto un vallone ed in una zona
				prativa si affronta l'ottavo tornante (1365m) dove si lascia a
				destra una carreggiabile presso i ruderi della borgata Tetti
				l'Aia.
 Si percorre un traversone di quasi 2 chilometri,
				dapprima tra i prati e poi, dopo il fondo del vallone, ai piedi
				di una parete rocciosa; un tratto nel bosco conduce al 9°
				tornante (1536m) e con parziale ombreggiatura si incontrano i
				ravvicinati 10° tornante, 11° tornante (1620m) e 12°
				tornante (1678m) ai piedi di una parete rocciosa che scarica
				sassi sulla strada.
 Proseguendo tra prati e boschetti si
				superano faticosamente il 13° tornante (1750m), il 14°
				tornante ed il 15° ed ultimo tornante e si arriva al punto
				culminante del percorso; la strada asfaltata prosegue ancora
				brevemente in sensibile discesa fino al suo vicino termine presso
				alcune opere idrauliche.
 Dallo spiazzo di arrivo si gode un
				grandioso panorama verso sud sul vicino grippo dell'Argentera
				(3297m) che presenta i ghiacciai più meridionali dell'arco
				alpino mentre verso nord si vedono Valdieri in basso nel
				fondovalle ed in distanza la pianura cuneese.
 
 (Itinerario
				percorso il 13/07/2024).
 |