SEPTIMERPASS, 2310m (Grigioni)



Accesso da Bivio 7,7 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Bivio(1769)-Cadval(2019)
N A

3,3

250

7,58

Cadval(2019)-Septimerpass(2310)  
N A

3,4

291

8,56




Il valico, in italiano Passo del Settimo ed in romancio Pass da Sett, si trova sullo spartiacque tra la Val Bregaglia a sud e la valle del torrente Julia, facente parte del bacino del Reno, a nord; il passo è dunque situato sullo spartiacque principale alpino ed ha goduto una grande importanza dall'epoca romana fino allo scorso secolo, prima di essere emarginato dai moderni flussi di traffico stradale; ancora nel 19° secolo gli abitanti della Val d'Avers lo utilizzavano per raggiungere i mercati della Lombardia con il loro bestiame.
Il valico risulta accessibile in mountain-bike e completamente ciclabile solo dal versante settentrionale lungo una stretta stradina non asfaltata con fondo ottimo ma pendenze molto ripide in alcuni tratti e sempre esposta al sole perché non c'è un solo albero lungo il tracciato.

Sul versante settentrionale dal centro di Bivio (1769m), dove si trova una fontana, si segue per 150 metri la strada per il trafficato Julierpass (2284m); all'uscita del paese si incontra un incrocio ben segnalato e si imbocca la strada ancora asfaltata sulla destra che risale molto ripidamente il fianco della valle sovrastando la larga strada dello Julierpass.
Dopo aver raggiunto un costone la pendenza diminuisce e si entra nell'ampia conca formata dalla valle del torrente Cavreccia dove tra ampi pascoli si vedono le baite sparse di Cavreccia, Plang Canfer ed Alp da Sett.
Presso una baita a 1,3 Km da Bivio l'asfalto termina cedendo il posto ad un fondo naturale molto buono e ben curato; si procede alternando strappi e falsopiani in mezzo alla vallata; dopo uno spiazzo di parcheggio che rappresenta il termine del libero transito del traffico motorizzato si attraversa un ponticello (1953m) e si affronta una rampa molto ripida lunga 1,2 Km.
A circa metà della rampa si incontra il cartello della località Cadval (2019m) e si continua in una stretta gola prativa al cui termine si sbuca in un grandioso vallone al cui termine si può intravedere il passo; si prosegue in leggera ascesa in mezzo allo spoglio vallone per circa 1 chilometro poi si riprende a salire con pendenza impegnativa per circa 500 metri.
Dopo aver percorso un ponticello (2167m) il tracciato si impenna con una rampa ripidissima ma sempre ciclabile e presenta alcune strette curve e tornanti; dopo aver superato una solitaria croce in legno, si affronta l'ultimo strappo e si raggiunge la stretta insellatura dove si trova un minuscolo laghetto appena prima del cartello di valico; non vi è più traccia dell'ospizio che svolse un'importante funzione nei secoli passati.
Si gode un ampio e grandioso panorama sia verso nord dove svetta il Piz d'Err (3378m), sia verso sud dove si apre un'ampia vista sulla Vedretta del Forno e le alte montagne che sorgono tra la Val Bregaglia e la Valtellina.

Sul versante meridionale è possibile scendere a Casaccia a patto di essere disposti a percorrere a piedi circa 3 Km nel lungo e difficoltoso tratto centrale; infatti dopo un primo chilometro percorribile in sella senza difficoltà superando due costruzioni isolate i problemi iniziano quando si deve affrontare la stretta gola che scende ripidamente verso la Val Maroz.
Si piega a destra e il sentiero diventa molto ripido e pieno di sassi, ma in questo tratto c'è ancora qualche pezzettino ciclabile in discesa; dopo aver attraversato il torrente su un ponticello di legno (2169m) la gola si restringe ed il sentiero si snoda vicino al torrente spesso pieno d'acqua e fangoso; si riattraversa il torrente su un pittoresco ponte in pietra e si scende conducendo a mano la bicicletta lungo lo stretto sentiero; attraverso prati bagnati e con sentiero spesso fangoso si arriva ad un altro ponticello e ci si inerpica brevemente uscendo dalla gola fino a raggiungere un punto panoramico sulla Val Maroz.
Si deve continuare a piedi lungo il sentiero che scende a lungo con numerosi stretti tornantini lungo la ripida parete nord-occidentale della Val Maroz; quando si è vicini al fondovalle il sentiero taglia la parete con un lungo traverso ed in questo punto si può cominciare a percorrere alcuni tratti stando in sella.
Finalmente si sbuca sulla strada a fondo naturale che percorre il fondovalle della Val Maroz, si risale brevemente fino al punto in cui si entra in Val Bregaglia e si comincia la bellissima discesa con buon fondo e numerosi tornanti che attraverso il bosco conduce in 3 Km a Casaccia (1456m) dove si sbuca sull'importante strada asfaltata del Passo del Maloja (1815m).
La salita da Casaccia al Septimer è decisamente sconsigliata.

(Itinerario percorso il 07/07/2007).



Il Septimer in fondo al vallone salendo da Bivio

Il passo e panorama verso nord

Panorama dal passo verso sud

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