| Il
				valico collega Cortina d'Ampezzo e la valle del Boite con l'alta
				valle del Cordevole e rappresenta il tratto più orientale
				della "Grande Strada delle Dolomiti", l'affascinante
				arteria che collega Bolzano a Cortina attraversando anche il
				Passo di
				Costalunga (1751m) ed il Passo
				Pordoi (2239m).La strada è asfaltata, ampia e
				comoda; presenta alcuni tratti di dura pendenza, ma nel complesso
				è abbastanza agevole; lungo tutto il percorso si godono
				splendidi panorami sulle vette dolomitiche e le belle vallate che
				si attraversano.
 
 Sul versante orientale il percorso inizia
				a Cortina d'Ampezzo (1210m), la perla delle Dolomiti, ad una ben
				segnalata rotonda vicino al Santuario della Madonna della Difesa
				dove si imbocca la strada che scende moderatamente transitando di
				fronte al cimitero e poi risale leggermente fino al ponte (1200m)
				sul torrente Boite.
 Si sale tra i prati in mezzo alle ville
				con bella vista sulla famosa conca e sulle montagne circostanti;
				si affronta il 1° tornante (1237m) in località Ronco e
				si supera in località Gilardon l'incrocio (1309m) con la
				strada per Col Drusciè; dopo Lacedel (1325m) la salita
				diventa più sensibile e si snoda per breve tratto lungo
				una parete rocciosa attraversando anche una cortissima galleria
				(20 metri).
 Si entra nel bosco e si affrontano il 2°
				tornante (1454), il 3° tornante (1477m) ed il 4°
				tornante; si esce dal bosco in mezzo ai prati con il 5°
				tornante (1519m) ed il 6° tornante (1522m) ravvicinati e
				subito dopo si perviene agli alberghi di Pocol (1527m); subito
				dopo ad un incrocio (1530m) si lascia a sinistra la strada per il
				versante orientale del Passo
				di Giau (2236m) e si continua a salire affrontando il 7°
				tornante (1543m) presso un albergo, l'ottavo tornante (1563m)
				dopo una casa cantoniera, il 9° tornante (1578m) ed il
				vicinissimo 10° tornante (1580m).
 Si percorre un tratto
				particolarmente ripido (pendenza 11%) con i ravvicinati 11°
				tornante (1648m) e 12° tornante (1656m) e la “Locanda
				del cantoniere”; dopo la Chiesetta degli Alpini la strada
				diventa improvvisamente quasi piana; ad un incrocio (1678m) si
				lascia a destra il tracciato inizialmente asfaltato per il
				rifugio Dibona e si procede in falsopiano tra i boschi fino
				all'incrocio (1723m) dove si lascia a sinistra la ripida strada
				asfaltata a traffico limitato per il Rifugio
				Cinque Torri (2137m) ed al vicino ponte sul Rio Bianco
				(1732m).
 La salita riprende impegnativa con lunghi rettilinei
				ai piedi delle dirupate pareti delle Tofane fino al 13°
				tornante (1881m) dove si lascia a sinistra la strada a fondo
				naturale di accesso al rifugio Bai de Dones, dal quale parte la
				seggiovia per le Cinque Torri; si affrontano i vicinissimi 14°
				tornante, 15° tornante (1901m) e 16° tornante (1909m) e
				più avanti il 17° tornante ed il ravvicinato 18°
				tornante (1957m).
 Dopo l'Ospizio Vecio (1985m) si superano il
				19° tornante (2016m) ed il vicino 20° ed ultimo tornante
				(2024m) e si sale con ampi ed impegnativi curvoni al valico; la
				pendenza diventa dolce negli ultimi metri.
 Il Passo di
				Falzarego si apre tra il Piccolo Lagazuoi (2746m) a nord ed il
				Nuvolau (2575m) a sud; ad ovest è dominato dall'ardita
				punta del Sasso di Stria (2477m); ampi prati costellati di massi
				bianchi formano la vasta sella in cui il lento degradare delle
				creste del Nuvolau contrasta con la parete a picco del Piccolo
				Lagazuoi; si gode una bella vista sulle montagne di Cortina ad
				est e sulla Marmolada a sud-ovest; il panorama più
				grandioso può essere però goduto salendo in funivia
				al Lagazuoi.
 Dal valico parte verso nord la strada asfaltata
				per il Passo
				di Valparola (2192m) e la Val Badia; un albergo ed un
				bar-ristorante forniscono una certa capacità ricettiva; al
				passo sorgono anche una cappella ed alcune lapidi in memoria dei
				combattenti della prima guerra mondiale.
 
 Sul versante
				occidentale il percorso inizia ad Alleghe (979m), sulle rive
				dell'omonimo laghetto, dominato dalla possente mole del Monte
				Civetta; dopo aver costeggiato il lago si procede senza
				difficoltà seguendo la strada di fondovalle fino a
				Caprile.
 Ad un incrocio (1002m) nella parte settentrionale di
				Caprile si svolta seguendo la strada regionale 203, ampia ed
				abbastanza trafficata, che transita presso la chiesa parrocchiale
				di Caprile ed affronta il 1° tornante (1022m), il 2°
				tornante (1037m), l'ampio 3° tornante (1074m) presso un
				gruppo di case, il 4° tornante (1090m) ed il vicino 5°
				tornante (1099m), il 6° tornante (1170m) ed il 7°
				tornante (1205m), in corrispondenza del quale si ignora una
				stradina a destra.
 Subito dopo le case sparse di Rucavà
				si raggiunge l'incrocio (1309m) dove si procede diritti lasciando
				a destra la strada provinciale 251 per Colle Santa Lucia, Selva
				di Cadore ed il versante occidentale del Passo
				di Giau (2236m).
 Si continua a salire sul lato orientale
				della valle in uno splendido scenario dolomitico superando Collaz
				(1366m) ed il bivio (1456m) a destra per Larzonei (1582m); ad un
				incrocio (1500m) poco prima di Cernadoi, ai piedi del Col di Lana
				(2452m), si sbuca sulla Grande Strada delle Dolomiti (strada
				regionale 48) e si svolta a destra lasciando a sinistra la strada
				del Passo
				Pordoi (2239m).
 Si sfiorano le poche case di Cernadoi e si
				affronta la salita finale con ripidi e stretti tornanti tra
				pascoli e boschi; si incontrano l'ottavo tornante (1528m), il 9°
				tornante, il 10° tornante (1560m) presso un campo di calcio e
				l'undicesimo tornante (1571m); la numerazione dei tornanti
				fornita dai cartelli è differente perché segue la
				strada regionale 48.
 Dopo aver superato l'albergo “La
				Baita” (1605m) si affrontano nel bosco il 12° tornante
				(1631m), il 13° tornante (1653m), il 14° tornante (1706m)
				ed il 15° tornante (1747m); ad un incrocio (1810m) si lascia
				a sinistra la diramazione per il castello di Andraz (1747m).
 Si
				affrontano nel bosco il 16° tornante (1849m), il 17°
				tornante (1879m), il 18° tornante (1931m) presso una cappella
				e l'albergo “Al Sasso di Stria” ed il 19°
				tornante (1969m) prima di percorrere un ardito tratto alla base
				delle rocciosi pareti del Sasso di Stria; si incontra una
				semigalleria artificiale lunga 105 metri ed all'uscita del 20°
				tornante si percorre una stretta galleria lunga 50 metri scavata
				nella roccia; con gli ampi 21° tornante (2065m), 22°
				tornante (2074m) e 23° tornante (2082m) tra i prati in un
				suggestivo e grandioso paesaggio dolomitico si arriva al
				valico.
 
 (Itinerario percorso il 04/08/1987)
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