| Il
				valico si apre sullo spartiacque tra la Valle Argentina e la
				Valle del Roia e rappresenta anche il confine di stato tra Italia
				e Francia.Esso risulta raggiungibile mediante una stretta
				strada non asfaltata che sale dalla Valle Argentina, mentre nella
				Valle del Roia scendono solo ripidi e difficili sentieri
				pedonali; dal passo una strada non asfaltata di crinale raggiunge
				la parallela Colla
				di Sanson (1707m) ed una carreggiabile si snoda sul versante
				francese fino al Passo
				di Tanarello (2042m).
 
 Da Molini di Triora (456m) al
				Passo della Guardia (1461m) si segue la strada del Colle
				del Garezzo (1772m).
 Quando si arriva all'incrocio (1488m)
				subito dopo il Passo della Guardia si svolta a sinistra e si
				scende ripidamente per 500 metri passando sopra la Casa dei Prati
				(1420m); dopo il passaggio sul torrentello che scende in un
				vallone si riprende a salire sensibilmente per 600 metri fino a
				superare il costone roccioso che si distende dal Monte Cimonasso
				(2078m) e dalla Rocca Rossa (1801m).
 Si scende dolcemente per
				quasi un chilometro, poi si sale moderatamente seguendo
				l'andamento della montagna e si superano i costoni e le vallette
				del dirupato versante meridionale della costiera che va dal Monte
				Saccarello al Monte Frontè chiudendo l'ampia testata della
				Valle Argentina; ogni tanto si scorgono nel fondovalle, 500 metri
				più in basso, Realdo e Verdeggia, i villaggi più
				elevati della Valle Argentina.
 Si arriva all'imbocco della
				galleria di Collardente, lunga 450 metri, buia ed in curva, il
				cui attraversamento è sconsigliato ai ciclisti se non
				dotati di ottimo impianto di illuminazione; conviene invece
				scendere dalla bicicletta e procedere a piedi lungo il sentiero
				esterno, stretto, non ciclabile ed in alcuni tratti esposto verso
				il ripido pendio.
 Dopo la galleria si riprende a pedalare
				senza difficoltà e si raggiunge in 200 metri la Croce
				Carube (1530m) di fronte alla quale sorge la ex-casermetta della
				Guardia di Finanza, ora divenuta rifugio del CAI; si continua in
				falsopiano raggiungendo l'incrocio (1542m) per le Case Vesignana
				e si riprende a salire moderatamente ai piedi della strapiombante
				parete meridionale del Monte Saccarello (2200m).
 In vista del
				passo la salita diventa progressivamente più dura e la
				strada passa appena sotto la sella incontrando il cartello di
				valico; si continua in dura ascesa fino ad un incrocio dove si
				svolta a destra imboccando la ripida e sconnessa rampa che in 70
				metri conduce al valico, dove sorge un cippo di confine.
 Subito
				dopo la sommità del valico si trova un incrocio: a destra
				si dirama la sconnessa strada per il Passo di Tanarello (2042m),
				a sinistra una carreggiabile che aggira ad occidente il Monte
				Collardente (1777m) prima di riunirsi alla rotabile che congiunge
				il Passo di Collardente alla Colla di Sanson.
 
 Ritornando
				alla base dell'ultima rampa si può seguire la strada per
				la Colla di Sanson che si mantiene sempre sul versante italiano,
				dapprima in ripida ascesa e poi in comodo falsopiano; dopo aver
				superato l'incrocio con la carreggiabile prima citata presso una
				cappellina si raggiunge l'incrocio (1685m) con la strada che sale
				da Realdo ed in 300 metri si raggiunge la Colla di Sanson
				(1707m).
 
 (Itinerario percorso il 06/08/1999)
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