PASSO DI COLLARDENTE, 1601m (Imperia-Alpes Maritimes)



Accesso da Molini di Triora 21 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Molini di Triora(456)-Triora(776)
A
5,5

320

5,82

Triora(776)-9° tornante(1088)
A

4,4

311

7,07

9° tornante(1088)-Passo del Pellegrino(1398)
N A

3,7

311

8,45

Passo del Pellegrino(1398)-incrocio Passo della Guardia(1488)
N A

1,3

90

6,92

Incrocio Passo della Guardia(1488)-inizio galleria(1540)
N A

3,7

52

1,41

galleria  
N A

0,5

2

0,40

fine galleria(1542)-Passo di Collardente(1601)   
N A

1,9

59

3,11




Il valico si apre sullo spartiacque tra la Valle Argentina e la Valle del Roia e rappresenta anche il confine di stato tra Italia e Francia.
Esso risulta raggiungibile mediante una stretta strada non asfaltata che sale dalla Valle Argentina, mentre nella Valle del Roia scendono solo ripidi e difficili sentieri pedonali; dal passo una strada non asfaltata di crinale raggiunge la parallela Colla di Sanson (1707m) ed una carreggiabile si snoda sul versante francese fino al Passo di Tanarello (2042m).

Da Molini di Triora (456m) al Passo della Guardia (1461m) si segue la strada del Colle del Garezzo (1772m).
Quando si arriva all'incrocio (1488m) subito dopo il Passo della Guardia si svolta a sinistra e si scende ripidamente per 500 metri passando sopra la Casa dei Prati (1420m); dopo il passaggio sul torrentello che scende in un vallone si riprende a salire sensibilmente per 600 metri fino a superare il costone roccioso che si distende dal Monte Cimonasso (2078m) e dalla Rocca Rossa (1801m).
Si scende dolcemente per quasi un chilometro, poi si sale moderatamente seguendo l'andamento della montagna e si superano i costoni e le vallette del dirupato versante meridionale della costiera che va dal Monte Saccarello al Monte Frontè chiudendo l'ampia testata della Valle Argentina; ogni tanto si scorgono nel fondovalle, 500 metri più in basso, Realdo e Verdeggia, i villaggi più elevati della Valle Argentina.
Si arriva all'imbocco della galleria di Collardente, lunga 450 metri, buia ed in curva, il cui attraversamento è sconsigliato ai ciclisti se non dotati di ottimo impianto di illuminazione; conviene invece scendere dalla bicicletta e procedere a piedi lungo il sentiero esterno, stretto, non ciclabile ed in alcuni tratti esposto verso il ripido pendio.
Dopo la galleria si riprende a pedalare senza difficoltà e si raggiunge in 200 metri la Croce Carube (1530m) di fronte alla quale sorge la ex-casermetta della Guardia di Finanza, ora divenuta rifugio del CAI; si continua in falsopiano raggiungendo l'incrocio (1542m) per le Case Vesignana e si riprende a salire moderatamente ai piedi della strapiombante parete meridionale del Monte Saccarello (2200m).
In vista del passo la salita diventa progressivamente più dura e la strada passa appena sotto la sella incontrando il cartello di valico; si continua in dura ascesa fino ad un incrocio dove si svolta a destra imboccando la ripida e sconnessa rampa che in 70 metri conduce al valico, dove sorge un cippo di confine.
Subito dopo la sommità del valico si trova un incrocio: a destra si dirama la sconnessa strada per il Passo di Tanarello (2042m), a sinistra una carreggiabile che aggira ad occidente il Monte Collardente (1777m) prima di riunirsi alla rotabile che congiunge il Passo di Collardente alla Colla di Sanson.

Ritornando alla base dell'ultima rampa si può seguire la strada per la Colla di Sanson che si mantiene sempre sul versante italiano, dapprima in ripida ascesa e poi in comodo falsopiano; dopo aver superato l'incrocio con la carreggiabile prima citata presso una cappellina si raggiunge l'incrocio (1685m) con la strada che sale da Realdo ed in 300 metri si raggiunge la Colla di Sanson (1707m).

(Itinerario percorso il 06/08/1999)



Il valico in basso in primo piano visto dal Monte Saccarello

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