PASSO DEL BRANCHETTO, 1591m (Verona)



Accesso da Stallavena/Cerro Veronese 25,9 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Stallavena(230)-Brutta Busa(639)
5,4

409

7,57

Brutta Busa(639)-Cerro Veronese(710)
2,8

71

2,54

Cerro Veronese(710)-Corbiolo(850)
4,2

140

3,33

Corbiolo(850)-Bosco Chiesanuova(1065) 
3,5

215

6,14

Bosco Chiesanuova(1065)-Griez(1267)

4,0

202

5,05

Griez(1267)-Maregge(1264)

1,2

-3

-0,25

Maregge(1264)-bivio Bocca di Selva(1400)

2,1

136

6,48

bivio Bocca di Selva(1400)-Rifugio Branchetto(1501)

1,3

101

7,77

Rifugio Branchetto(1501)-Passo del Branchetto(1591)

1,4

90

6,43





Accesso da Conca dei Parpari 7,3 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Conca dei Parpari(1392)-fine 1a discesa(1339)

1,6

-53

-3,31

fine 1a discesa(1339)-San Giorgio(1494)

3,7

155

4,19

San Giorgio(1494)-Passo del Branchetto(1591)

2,0

97

4,85




Il valico si trova nel settore più elevato dei Monti Lessini sullo spartiacque tra la valle del Vaio di Squaranto ad est e la valle dell'Orso ad ovest, entrambe tributarie della Valle di Squaranto; il percorso è interamente asfaltato ed alterna tratti molto impegnativi ad altri di moderata difficoltà.
In questa sede sono presentati l'accesso dal versante ovest attraverso la strada principale che conduce a Bosco Chiesanuova e che presenta una variante con la vecchia e tranquilla strada che raggiunge Bosco Chiesanuova transitando da Lughezzano (i due tracciati si riuniscono da Corbiolo al passo) ed il versante orientale partendo dal valico di Conca dei Parpari (1392m) al quale si rimanda; le numerose strade che si intrecciano sui Monti Lessini consentono di effettuare molte alternative nella parte medio-bassa; in particolare per chi proviene dalla zona di Montorio è consigliabile percorrere la stretta, pittoresca e tranquilla strada asfaltata che si snoda nel solitario fondovalle della Val Squaranto.

Sul versante occidentale da Stallavena (230m), paese della Valpantena facilmente raggiungibile da Verona e sede di numerosi stabilimenti industriali, si punta verso nord e ben presto si lascia (246m) la strada che segue inizialmente il fondovalle per Bellori ed Erbezzo prendendo a destra la frequentata strada provinciale 6 per Bosco Chiesanuova.
La salita inizia con un ampio tornante destrorso e si snoda dapprima sul versante orientale della Val Pantena con pendenze intorno a 7/8%, poi aggira un crinale e si porta sul versante meridionale con ottima esposizione al sole ed ampio panorama sulla Valpantena e la pianura; il percorso per la sua esposizione è molto adatto nel periodo primaverile ed autunnale e meno consigliato nelle calde giornate estive; la strada è ampia ma il traffico è fastidioso.
La pendenza diminuisce passando ai piedi di Busoni (574m) e si arriva al valico della Brutta Busa (639m) sul crinale con la Valle di Squaranto; si affrontano due ampi tornanti e si supera l'incrocio per Azzago; senza difficoltà si raggiungono le prime case di Cerro Veronese (729m) e si aggira il centro del paese passando davanti al cimitero (710m).
Si sale moderatamente fino a Corbiolo (850m) dove confluisce a sinistra il tranquillo itinerario alternativo rappresentato dalla strada provinciale 14b che sale da Bellori passando per Lughezzano (587m).
La salita diventa più impegnativa e presenta due tornanti (925m e 960m); in breve si raggiunge Bosco Chiesanuova (1104m), il principale centro turistico dei Monti Lessini, situato sulla dorsale tra la valle dell'Orso, laterale della Valle di Squaranto ad est, e la valle del Vaio dell'Anguilla, ramo orientale dell'alta Valpantena, ad ovest.
Nella parte bassa orientale del paese ad un incrocio (1065m) si ignora la strada a sinistra che raggiunge la parte centrale del paese (1104m) e si continua a seguire la strada provinciale 6; dopo 400 metri si tiene a sinistra ignorando la strada a destra per Velo Veronese e dopo due impegnativi tornanti nel bosco ad un altro incrocio si lascia a sinistra la strada per Erbezzo che oltrepassa Colletta (1111m) e più avanti valica
la Sella di Croce (1147m).
Si prosegue in forte salita nel bosco fino a Griez (1267m), dove si trova un bar-ristorante; si scende moderatamente fino alla contrada Covile (1249m) e si risale dolcemente a Maregge (1264m).
Si continua in salita dapprima moderata e poi molto impegnativa e dopo le case a destra in località Tracchi (1335m) si prosegue diritti ad un incrocio ben segnalato (1400m) lasciando a sinistra la strada asfaltata per Bocca di Selva (1552m) ed in seguito a fondo naturale per il Monte Tomba.
Si continua a salire su strada bella ed ampia con pendenze impegnative; dopo aver superato un campeggio ed il rifugio Branchetto (1501m) si affrontano 3 ampi tornanti tra i pascoli e si raggiunge l'aperto Passo del Branchetto con ampio panorama.
Sul versante meridionale la vista spazia sui Monti Lessini ed in caso di tempo limpido si estende sulla pianura; sul versante orientale si osserva la sottostante conca di San Giorgio dominata dalla cima Castel Gaibana (1806m), ben identificabile, e dalla Cima Trappola (1865m), la vetta più alta dei Monti Lessini, mentre sulla sfondo si erge il gruppo di Cima Carega (2269m) già in Trentino.

Sull'opposto versante dal valico di Conca dei Parpari (1392m) si scende leggermente per breve tratto raggiungendo dopo una pozza un rifugio in località Parparo Vecchio o Parpari di Sotto, poi si continua in falsopiano fino al bivio con la diramazione che conduce a Parpari di Sopra e si scende fino al fondo (1339m) di una valletta laterale del Vaio di Squaranto.
Si riprende a salire moderatamente e tra boschi e prati si supera un valico inquotato ed innominato che introduce nella parte superiore della valle del Vaio di Squaranto; dopo un rettilineo in leggera discesa si riprende a salire moderatamente con bella vista sulla cima di Castel Gaibana (1806m) con la sua torre ed il suo rifugio sulla destra mentre di fronte compaiono gli edifici di San Giorgio.
Con una dura rampa si raggiunge San Giorgio (1494m), antica malga diventata località turistica con moderni edifici, ed in sensibile salita si percorre un ampio curvone a sinistra; dopo le ultime costruzioni la pendenza diminuisce ed in moderata salita si affronta l'ultimo tratto; dopo aver lasciato a destra la strada a fondo naturale per il Monte Tomba (1766m), sul quale sorge il rifugio Primaneve, si arriva al valico in ambiente aperto e panoramico.

(Itinerario percorso il 13/10/2018 salendo da Conca dei Parpari e scendendo da Bosco Chiesanuova)



Ultimo tratto di salita ed il Monte Tomba sullo sfondo

Panorama sulla conca di S.Giorgio, Castel Gaibana, Cima Trappola ed in lontananza Cima Carega



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