| Una strada
				asfaltata molto impegnativa conduce alla Colla Melosa, amena
				località sul crinale tra due vallette laterali dell'alta
				Valle del Nervia; esiste una sola strada asfaltata di accesso nel
				tratto conclusivo dalla Colla di Langan, passo che collega la
				Valle del Nervia e la Valle Argentina, mentre una carreggiabile a
				fondo naturale parte dal valico consentendo di compiere un vasto
				e spettacolare percorso nelle Alpi Marittime.
 DA ARMA DI
				TAGGIA A MOLINI DI TRIORA ED ALLA COLLA DI LANGAN
 Ad Arma di
				Taggia si abbandona la costa del Mar Ligure per imboccare la
				Valle Argentina; si procede quasi in piano fino a Taggia (39m),
				poi si passa sotto il viadotto dell'autostrada e si penetra in
				leggera ascesa nella valle che si restringe; dopo un ponte (68m)
				la salita diventa sensibile e, attraversato nuovamente il
				torrente (82m), risulta severa per alcune centinaia di metri;
				dopo la rampa si supera Castel San Giorgio (132m) e la strada
				prosegue in falsopiano, supera il ponte (142m) sul torrente
				Oxentina ed il bivio (155m) per Vignai ed arriva a Badalucco
				(179m), grosso paese allungato lungo le anse del torrente
				Argentino.
 Poco dopo si incontra un bivio (222m); a sinistra
				si distacca il vecchio tracciato, stretto e poco trafficato, con
				salita molto dolce e costante lungo il torrente, purtroppo
				attualmente interrotto per frana.
 Seguendo a destra la strada
				provinciale si supera l'incrocio (236m) con la provinciale della
				Colla d'Oggia
				(1167m) e si sale con sensibile pendenza e sede stradale ampia ed
				agevole; dopo il bivio (388m)per l'isolato villaggio di Glori si
				scende dolcemente per un paio di chilometri fino ad Agaggio
				Inferiore (371m), dove ci si riconnette al vecchio tracciato.
 Si
				continua alternando rampe e tratti di falsopiano fino
				all'ingresso di Molini di Triora, dove si trova un quadrivio
				(456m): a destra la strada asfaltata per il Passo
				della Teglia (1387m), di fronte la strada per Triora e l'alta
				valle, dove si trovano Realdo e Verdeggia
				(1097m), a
				sinistra la strada per la Colla Melosa; presso l'incrocio sorge
				una fontana, ultima possibilità di approvvigionamento
				d'acqua.
 Dopo aver svoltato a sinistra si scende brevemente
				per effettuare un tornante (449m) ed attraversare il torrente su
				un ponte (444m) e si procede in falsopiano nello stretto
				fondovalle per 1,1 Km fino ad un ponticello (464m); la strada si
				impenna e sale con ripida pendenza ed 8 tornanti attraverso fitti
				boschi di castagni; alcuni brevissimi falsopiani interrompono ad
				intervalli irregolari la dura ascesa.
 Sul vicino versante
				opposto della strettissima valle sorge Triora (776m), che si
				ammira dapprima dal basso, poi dalla stessa altezza ed infine
				dall'alto.
 In corrispondenza del 1° tornante (536m) si
				trova un sentiero a destra che scende al torrente ed in
				corrispondenza del 2° tornante (584m) si ignora la
				diramazione a sinistra per il piccolo borgo di Perallo; dopo il
				3° tornante (642m) si raggiunge il 4° tornante (701m)
				presso l'oratorio di San Giovanni Battista e si percorre un
				tratto meno duro; dopo due tornanti ravvicinati si affronta
				l'ampio 7° tornante (791m) e si raggiunge l'ottavo tornante
				(839m).
 La pendenza diminuisce e dopo aver doppiato uno
				sperone roccioso si entra nell'ampia conca boscosa che la Valle
				Argentina forma a monte della strettoia attraversata; lo sguardo
				può seguire facilmente la traccia della strada che compie
				un semicerchio intorno alla conca.
 Si continua a salire con
				forti pendenze e bel panorama: a nord svetta il maestoso Monte
				Saccarello (2200m), vetta più elevata della Liguria e
				punto di confine con la Francia ed il Piemonte.
 Dopo
				l'incrocio (1094m) con la strada per San Giovanni dei Prati
				(1240m) ed il Monte
				Ceppo (1505m) si procede in falsopiano per 800 metri fino
				alla Colla di Langan (1127m), valico tra la Valle Argentina e la
				Valle del Nervia; vi si incontra la strada che sale da Pigna.
 
 DA
				PIGNA ALLA COLLA DI LANGAN
 Da Pigna (240m) si affronta una
				rampa per uscire dal paese sul ponte di Lago Pico (262m), di
				fronte alle terme solforose; dopo gli incroci per Castel Vittorio
				(420m) e Buggio (445m) si inizia a salire con stretti e ripidi
				tornanti in una boscosa ed incassata valletta.
 Dopo il 1°
				tornante (368m) si affrontano altri 4 tornenti e dopo il "Palazzo
				del Maggiore", dimora nobiliare oggi adibita a ristorante
				(610m), si prosegue in costa nella conca terminale della valle
				del Nervia, dominata ad est dal Monte Ceppo (1627m), con pendenze
				molto impegnative e tracciato decisamente tortuoso e sempre
				esposto al sole; si superano le case Allavena (731m).
 In un
				breve tratto di falsopiano si incontra una fontana del 1894,
				dedicata alla Regina Margherita (1017m), poi si riprende a salire
				faticosamente tra i prati fino alla Colla di Langan.
 
 DALLA
				COLLA DI LANGAN ALLA COLLA MELOSA
 Si continua a salire in
				costa alternando tratti ripidi a qualche falsopiano; il fondo
				stradale risulta in alcuni tratti molto rovinato e richiede la
				massima attenzione; dopo un valico innominato (1140m), dove si
				trovano una cappellina, un pannello indicatore e dei ruderi, che
				si tocca ma non si attraversa la salita diventa poi costantemente
				ripida ai piedi del Carmo Binelli (1329m): con pendenza meno dura
				si arriva alla Colla Binelli (1274m) dove si lascia a sinistra la
				carreggiabile che conduce alla diga di Tenarda (1319m), il cui
				transito è riservato agli automezzi dell'ente gestore
				della diga.
 Dopo un tratto di dura ascesa si affronta un
				tornante (1359m), detto Curva del Fo, e si raggiunge la Colla
				Belenda (1375m), dove si passa sul versante del Nervia; si
				prosegue con pendenza sensibile in mezzo al bosco, si gode un
				tratto di falsopiano e si riprende a salire con forte pendenza e
				bella vista sul lago artificiale di Tenarda, di proprietà
				dell'acquedotto municipale di Sanremo.
 Con un ultimo
				impegnativo strappo si perviene alla Colla Melosa (1540m), valico
				sul crinale tra due vallette laterali della Valle del Nervia; vi
				sorge un rifugio-ristorante in mezzo alle pinete; la località
				presenta un bel panorama sui monti Pietravecchia (2038m) e
				Toraggio (1973m) ed è meta di molte gite per la sua
				amenità e le possibilità escursionistiche.
 Un
				entusiasmante e difficile tracciato di origine militare continua
				con fondo non asfaltato e consente di raggiungere il
				Colle
				della Sella (1573m),
				il Monte
				Pietravecchia (2038m), la Porta
				Bertrand (1961m), la Cima
				di Marta (2136m), il Balcone
				di Marta (2123m) e la Colla
				di Sanson (1707m), che collega direttamente la Valle
				Argentina e la valle del Roia mediante una strada non
				asfaltata.
 
 (Itinerario percorso il 08/08/2020)
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