COL DE LA PORTE, 1057m (Alpes Maritimes)



Accesso da Plan du Var 32,1 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Plan du Var(143)-Saint-Jean la Rivière(285)
10,4

142

1,37

Saint-Jean la Rivière(285)-Lantosque le Fourcat(427)

7,7

142

1,84

Lantosque le Fourcat(427)-Loda(645)

4,8

218

4,54

Loda(645)-Pont de l'Infernet(563)

2,3

-82

-3,57

Pont de l'Infernet(563)-Raimonaudo(860)

4,2

297

7,07

Raimonaudo(860)-Col de la Porte(1057)

2,7

197

7,30





Accesso da L'Escarène 14,8 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

L'Escarène(357)-Lucéram(644)

6,5

287

4,42

Lucéram(644)-La Colla del Anchière(754)

1,9

110

5,79

La Colla del Anchière(754)-9° tornante(907)

2,6

153

5,88

9° tornante(907)-Col Saint-Roch(990)

1,5

83

5,53

Col Saint-Roch(990)-Col de la Porte(1057)  

2,3

67

2,91




Il valico consente, insieme al Col Saint-Roch, il collegamento tra la valle della Vésubie, affluente del Var, e la valle del Paillon; il Paillon si getta in mare nella zona vecchia di Nizza, mentre il Var sfocia nel Mediterraneo pochi chilometri più ad ovest, presso l'aeroporto di Nizza; risulta pertanto possibile effettuare il percorso circolare percorrendo entrambi i versanti del valico.
La parte più elevata del percorso risulta molto tranquilla e solitaria, mentre le vallate di accesso sono frequentate da un intenso traffico; la strada è interamente asfaltata, anche se il fondo risulta molto rovinato nel tratto conclusivo dal versante di Lantosque.

Sul versante settentrionale a Plan du Var (143m) si abbandona il fondovalle del Var imboccando la stretta valle della Vésubie; si procede in falsopiano senza nessuna difficoltà tecnica; in occasione dei punti più stretti delle gole si incontrano due gallerie.
A Saint-Jean-la-Rivière (285m) si trova una fontana, poi si continua in falsopiano con qualche leggera discesa e tratti di moderata ascesa; dopo le Suquet (340m) si incontra una salita sensibile fino ad una breve galleria, poi si procede quasi in piano fino a Lantosque; ad un incrocio in località le Fourcat (427m) una deviazione a sinistra porta nel centro del paese (474m) mentre a destra si deve seguire la circonvallazione.
Dopo 500 metri si attraversa un ponte sulla Vésubie alla cui estremità si trova l'incrocio dove si abbandona la strada di fondovalle per Roquebillière e Saint-Martin-Vésubie mentre a destra inizia la salita del Col de la Porte; da notare che i segnali stradali non nominano il passo ma indicano "Nice par le Col Saint-Roch".
Si imbocca la strada M73 e si sale moderatamente in costa nella valle della Vésubie su strada ampia e ben asfaltata con panorama sempre più ampio; ad un incrocio si lascia a sinistra la diramazione a fondo chiuso per Saint-Colomban e Camari (811m).
Con due impegnativi tornanti si raggiunge l'isolato villaggio di Loda (645m), dopo il quale si entra in una valletta laterale e si scende moderatamente per 2,3 Km in una zona franosa; la strada diventa stretta ed il fondo rovinato e ghiaioso.
Dopo il Pont de l'Infernet (563m) la salita riprende impegnativa; la valle è boscosa e solitaria, il traffico scarsissimo, sul crinale della montagna sono visibili in alto le case di Peira-Cava (1432m).
La salita risulta sempre molto impegnativa con rampe molto ripide e qualche momento di breve respiro; dopo un ponticello (723m) si affrontano 2 duri tornanti e si oltrepassa una fattoria isolata.
In località Raimonaudo si incontra un altro ponticello (860m) e dopo aver aggirato un crinale si supera il complesso rurale di la Gabelle; si affronta una coppia di tornanti e si percorre un raro tratto panoramico con bella vista su tutte le cime più alte delle Alpi Marittime; in forte salita si raggiunge il valico.
Il passo è molto solitario; vi sorgono solamente una croce ed il cartello altimetrico.

Sul versante meridionale il percorso inizia a l'Escarène (357m), nodo di comunicazioni nella valle del Paillon, dove transita la strada nazionale che congiunge Nizza alla valle del Roia attraverso il Col de Braus (1002m); il paese è raggiungibile da Nizza affrontando il Col de Nice (412m) che presenta sul versante nord una salita impegnativa, ma lunga solamente un chilometro, e sul versante sud dei lunghi tratti di falsopiano e leggera ascesa seguiti da un finale molto impegnativo.
Dal centro di l'Escarène si attraversa il fiume, sotto il viadotto della ferrovia si lascia a destra ad un incrocio (362m) la strada per il Col de Braus, si percorre una breve galleria e si sale duramente fino alla stazione ferroviaria, poi si procede in falsopiano per 500 metri costeggiando i binari fino a quando questi entrano in galleria; con una rampetta si raggiunge una rotonda (397m), poi si entra in una stretta valle dapprima in falsopiano e poi in sensibile ascesa incontrando numerose abitazioni sparse .
Dopo aver attraversato il torrente al Pont du Vergié (554m) si sale duramente per arrivare a Lucéram (644m), villaggio medievale il cui centro storico è abbarbicato su un roccione; si attraversa il paese incontrando una fontana e si raggiunge l'incrocio dove occorre tenere a sinistra mentre si lascia a destra una strada per il Pas de l'Escous (1008m), la Baisse de la Cabanette (1372m) dal versante est, Peira-Cava ed il Col de Turini (1607m).
Si sale con forte pendenza e molti tornanti in una zona un tempo ricoperta da bellissimi boschi, purtroppo spaventosamente devastati dagli incendi.
Dopo un tratto in costa lungo la parete che sovrasta Lucéram da ovest si effettuano il 1° tornante e, dopo un tratto molto panoramico sul centro medievale, il 2° tornante; si percorre con pendenza moderata una valletta e si raggiunge il valico denominato La Colla del Anchière (754m) dove si trova sulla sinistra il segnale per la cappella di Notre-Dame de Bon Coeur; subito dopo si affrontano altri tre tornanti ravvicinati in una zona di case sparse.
Si percorre un tratto in costa aggirando il crinale ed entrando nell'alta valle del Ruisseau de la Pinéa, affluente del Paillon; ad un incrocio (823m) si lascia a sinistra una carreggiabile.
Si prosegue con ampio panorama ed in località Garibert si effettua il 6° tornante subito seguito dal 7° tornante; poco più avanti si affrontano l'ottavo tornante ed il 9° tornante (907m), in corrispondenza del quale si distacca a destra una stradina chiusa da un cancello che conduce in località la Blanchièra.
Si superano in rapida sequenza 4 tornanti e si arriva alla base del Col Saint-Roch dove si affronta il 14° tornante presso un serbatoio d'acqua; con l'ultima rampa si raggiunge il Col Saint-Roch (990m), valico situato sullo spartiacque tra la valle del Paillon de Contes a nord-ovest e la valle del Ruisseau de la Pinéa, affluente del Paillon, a sud-est.
Il Col Saint-Roch è un nodo stradale; vi giungono, tutte asfaltate:
1) la strada, appena descritta, che da l'Escarène risale l'alta valle del Ruisseau de la Pinéa, affluente del Paillon,
2) la strada del Col de la Porte
(1057m), valico di collegamento con la valle della Vèsubie ben visibile a nord,
3) l'altra strada che sale dal versante ovest alla Baisse de la Cabanette (1372m), a Peira-Cava ed al Col de Turini (1607m),
4) la strada ad ovest che da Coaraze risale l'alta valle del Paillon de Contes e supera il Col de Savel (972m).
Imboccando la strada per il Col de la Porte si sale con pendenze moderate aggirando la testata della valle del Paillon de Contes per raggiungere il solitario valico.

(Itinerario percorso il 21/08/1994 salendo dal versando nord e scendendo dal versante sud)



Il passo visto dal Col St.Roch

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