JULIERPASS/PASS DAL GUGLIA, 2284m (Grigioni)



Accesso da Silvaplana 7,1 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Silvaplana(1815)-3°tornante(1930)
1,4

115

8,21

3°tornante(1930)-Alpe Guglia(2196)
4,5

266

5,91

Alpe Guglia(2196)-Julierpass(2284)  
1,2

88

7,33





Accesso da Tiefencastel 36 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Tiefencastel(851)-Savognin(1206)   
9,2

355

3,86

Savognin(1206)-Rona(1409)  

5,1

203

3,98

Rona(1409)-Mulegns(1481)

4,2

72

1,71

Mulegns(1481)-diga Marmorera(1684)

2,9

203

7,00

diga Marmorera(1684)-Punt de la Gisteia(1687)

3,1

3

0,10

Punt de la Gisteia(1687)-Bivio(1769)  

2,3

82

3,57

Bivio(1769)-Mot(1869)

3,0

100

3,33

Mot(1869)-Sur Gonda(2152)

3,9

283

7,26

Sur Gonda(2152)-ospizio(2233)

1,1

81

7,36

ospizio(2233)-Julierpass(2284) 

1,2

51

4,25




Il valico rappresenta il principale collegamento tra l'Engadina ed il resto della Svizzera e viene mantenuto aperto per tutto l'anno; la strada è bella ed ampia, ben asfaltata, ma soggetta a un forte volume di traffico; le pendenze sono impegnative.
Storicamente il passo ha avuto grande importanza fino dall'epoca romana, da cui chiaramente ha ricevuto il nome, quando rappresentava uno dei principali attraversamenti delle Alpi centrali; nel Medioevo ha sempre mantenuto una notevole funzione commerciale e militare; la strada attuale è stata costruita a partire dall'inizio del secolo scorso.

Sul versante meridionale a Silvaplana (1815m) si comincia a salire attraversando il paese; nel centro si incontra una bella fontana, ultima possibilità di rifornimento d'acqua; la strada sale con ripida pendenza affrontando il 1° ed il 2° tornante (1881m) inizialmente tra bei boschi ma dopo il 3° tornante (1930m) si percorre un lungo rettilineo completamente esposto al sole con splendida vista sull'Engadina, sui suoi laghi e sulle vette ed i ghiacciai del Bernina; dopo una costruzione dell'ente elettrico (1985m) si incontra un breve tratto dalla pendenza moderata mentre si entra nello spoglio vallone che conduce al valico.
Dopo un tratto dalla pendenza moderata si sale duramente con alcune curve per raggiungere le due costruzioni isolate della Cascina dal Stradin (2161m) poi si incontra un tratto abbastanza facile prima dell'Alpe Guglia(2196); dopo le baite si riprende a salire con forti pendenze fino ad arrivare al passo, aperto tra il Piz Julier (3381m) ed il Piz Lagrev (3164m); vi sorge un bar.

Sul versante settentrionale l'itinerario inizia a Tiefencastel (908m), importante nodo di comunicazioni e centro turistico nel fondovalle alla base delle strade del Julierpass (2284m), dell'Albulapass (2312m), del Colle di Lenzerheide (1549m) e di Davos; il paese si trova su un cuneo alla confluenza dei torrenti Albula e Gelgia a quota 908m ma il percorso inizia dal ponte sull'Albula a nord del centro abitato a quota 851m.
Si raggiunge in breve la rotonda dove si lascia a sinistra la strada per l'Albulapass (2312m) e si affronta una ripida e tortuosa salita che si snoda nell'aspra gola rocciosa con cui inizia la valle della Gelgia attraversando anche la lunga ma ben illuminata galleria Crap Ses (lunga 700 metri, ingresso 1129m).
La valle si allarga e con strada di fondovalle si toccano gli abitati di Burvagn (1179m), Cunter (1182m) e Savognin (1206m); dopo Tinizong (1232m) si attraversa il ponte (1258m) sul torrente Ragn d'Err che percorre la laterale Val Mulegna, si sale duramente a Rona (1409m) e si procede con rettilinei in falsopiano per lungo tratto.
Il tracciato sale poi con severe pendenze alle case di Mulegns (1481m) e Furnatsch (1538m) e con 2 ripidi ed ampi tornanti raggiunge la diga (1684m) che genera l'ampio lago artificiale di Marmorera.
Si costeggia il bacino con strada quasi pianeggiante che percorre una galleria e prima della sua fine ad un incrocio (1709m) si lascia a sinistra la stradina che sale ripidamente al sovrastante borgo di Marmorera (1782m); si scende leggermente per attraversare il Punt de la Gisteia (1687m) alla fine del lago e si sale nella valle boscosa all'isolato villaggio di Bivio (1769m), che deve il suo nome al fatto di essere all'incrocio dell'antico percorso per il Septimerpass (2310m), valico importante e frequentato in epoca romana e medievale ed emarginato solo dalla moderna viabilità.
Dopo un tratto facile attraverso il Plan Buel si cambia versante della valle attraversando il torrente su un ponte (1799m) e si riprende a salire affrontando subito il 3° tornante con pendenza impegnativa; dopo Capalotta (1853m) e Mot (1879m) il tracciato sale con pendenza segnalata al 10% per superare con 7 tornanti uno scalino della valle ed entrare in una conca dove si procede con pendenza moderata superando alcune costruzioni rurali.
Si affronta un altro tratto con pendenza segnalata al 10% e 4 tornanti ravvicinati che conduce all'alpeggio Sur Gonda (2152m); si incontrano altri 4 impegnativi tornanti ed in corrispondenza dell'ultimo si transita presso l'ospizio La Veduta (2233m); con ampi curvoni si guadagna ancora quota, si entra nella sella del valico e si procede senza difficoltà fino alla sommità.

(Itinerario percorso il 07/07/2007)



L'ospizio e panorama sul versante nord

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