Il
valico collega la valle di Susa con la valle del Chisone e
risulta raggiungibile mediante strade non asfaltate, a tratti
molto strette e difficili, con pendenze a volte molto ripide; si
tratta di ex strade militari, di eccellente realizzazione e molto
ben disegnate, ma sottoposte al maltempo dell'alta montagna; sono
adatte alle mountain-bike ed ai veicoli fuoristrada, pur essendo
percorribili anche con normali autovetture; in caso di maltempo è
sconsigliabile avventurarsi su questi percorsi; il traffico
risulta scarso e non esistono punti di ristoro; i panorami sono
eccezionali soprattutto nel tratto di crinale fra le due valli;
il percorso è aperto al traffico motorizzato tranne nei
giorni di mercoledì e sabato nei quali è riservato
a ciclisti ed escursionisti a piedi.
La strada classica
che sale dal versante della Val Chisone lascia la strada di
fondovalle che conduce al Colle
del Sestriere, a Dépot (1076m) e sale ripida ed
asfaltata in costa; dopo il primo tornante si transita ai piedi
della borgata di Fondufaux (1251m); dopo il 2° tornante ed il
3° tornante si ignora a destra la diramazione sterrata per
Latta e si entra nel bosco. Il tracciato oltrepassa l'incrocio
con la pista a fondo naturale a destra per Saretto e si avvicina
allo sperone roccioso dove sorge l'imponente dispositivo dei
forti di Fenestrelle, costruiti allo scopo di bloccare la Val
Chisone nel suo punto più stretto. Si affrontano con
ripide pendenze in rapida successione il 4° tornante (1501m),
il 5° tornante (1515m), il 6° tornante (1529m), il 7°
tornante (1580m) e l'ottavo tornante sotto i piloni della funivia
ormai inattiva. Si giunge al Centro di soggiorno
Orsiera-Rocciavré (1659m), che riutilizza gli edifici
dell'ex Sanatorio Agnelli per la sede del parco e per il centro
di ricerca ambientale della regione Piemonte. La strada sale
ancora ripida per un chilometro affrontando nel bosco il 9°
tornante (1688m) fino al punto (1745m) in cui ai piedi di un
traliccio si aggira il costone poco sopra il più alto dei
forti di Fenestrelle; subito dopo si ignora a sinistra la
carreggiabile per la borgata Puy. Si continua in moderata
ascesa nel bosco fino al Pra Catinat (1785m), splendido altopiano
di pascoli, che prende il nome dal generale francese Catinat che
vi si accampò nel 1693; vi si incontra una bella fontana,
ultima possibilità di fare rifornimento d'acqua. La
strada prosegue sterrata quasi pianeggiante in costa nella bella
conca, dominata dal Monte Pelvo (2711m), in cui si trovano i
nuclei rurali di Puy e Pequerel. Dopo il bivio (1834m) per
Pequerel ed un tratto ancora facile una ripida rampa, all'inizio
sterrata e poi asfaltata, conduce con panorami da brivido su
Fenestrelle, visibile nel fondovalle, al forte Serre Marie
(1892m); si continua su fondo sterrato in falsopiano fino
all'incrocio (1954m), dove si incontra la strada asfaltata che
conduce al Colle
delle Finestre (2176m). Si svolta a sinistra e si scende
fortemente su strada asfaltata per 850 metri fino ad un
ponticello, poi si prosegue in falsopiano presso l'Alpe Pintas;
una deviazione conduce all'Istituto Don Bosco (1847m); poco dopo
si incontra l'itinerario alternativo rappresentato dalla strada
asfaltata che sale da Balboutet (1557m) e Pourrières
(1418m). All'incrocio (1911m) si tiene a destra su strada a
discreto fondo naturale e si sale con pendenza molto severa per
3,2 Km alle pendici della Cima Ciantiplagna (2849m) fino a
doppiare lo sperone della Punta Chalvet (2231m) che si protende
verso la valle; si abbandona la vista sul Monte Français
Pelouxe (2736m) e sul Colle delle Finestre mentre appare l'alta
valle del Chisone con il Colle del Sestriere. Sulla panoramica
curva la strada diventa quasi pianeggiante e continua senza
difficoltà per un paio di chilometri in buona parte nel
bosco. In un tratto roccioso si riprende a salire con ripide
pendenze e si affrontano due tornanti (2225m e 2264m) nel vallone
che scende dalla Punta del Gran Serin (2610m), ben riconoscibile
dalle imponenti fortificazioni sulla vetta. Dopo aver doppiato
lo sperone roccioso la strada diventa meno ripida ed entra nella
grandiosa conca di pascoli dell'Alpe Assietta, dominata dalla
Testa dell'Assietta (2566m), facilmente riconoscibile
dall'obelisco; si continua risalendo in costa il lato orientale
della conca con salita impegnativa fino al passo, aperto tra la
Testa dell'Assietta ad ovest e la Punta del Gran Serin ad est. Il
valico è una sella solitaria dove sorge il cartello
indicatore; si gode un ampio panorama sulle montagne della Val di
Susa, al confine con la Francia, e della Val Chisone; vi si trova
l'incrocio con altre due strade sterrate che partono dal passo in
salita verso i monti circostanti, mentre solo un sentiero
pedonale scende verso la località di Exilles in Val di
Susa.
La strada alternativa per il primo tratto sul
versante del Chisone inizia a Pourrières (1418m), dove si
lascia la strada per il Colle di Sestriere e si imbocca la strada
asfaltata che attraversa il torrente Assietta e sale dapprima in
costa e poi con alcuni tornanti. In corrispondenza del 3°
tornante si lascia a destra una strada asfaltata per Usseaux
(1416m), capoluogo comunale raggiungibile anche con una strada
che si distacca dalla strada del Sestriere 2 Km prima di
Pourrières e che può fungere da alternativa in
questo primo breve tratto. Dopo il 4° tornante si arriva
tra i prati a Balboutet, la cui piazzetta con fontana viene
lasciata a destra dal 5° tornante (1567m); dopo il successivo
6° tornante (1582m) si affronta un lungo tratto in costa tra
i prati con pendenze irregolari ma sempre molto impegnative. Si
entra nel bosco e, dopo un brevissimo falsopiano, si affronta
l'ampio e ripido 7° tornante (1766m) seguito da un tratto
pedalabile; la salita ridiventa dura e supera l'ottavo tornante;
4 Km dopo Balboutet si esce dal bosco nella grande conca di Pian
dell'Alpe e si incontra un breve falsopiano, ma subito si
riprende a salire duramente fino all'incrocio (1911m) dove si
lascia a destra la strada per il Colle delle Finestre e per Dépot
e si svolta a sinistra imboccando la strada a fondo naturale già
descritta.
Dal Colle
Blegier (2381m) la strada non asfaltata si snoda panoramica
lungo il crinale sul versante della valle del Chisone dapprima in
moderata ascesa aggirando le pendici del Monte Blegier (2580m) e
poi risalendo in sensibile salita un'ampia conca prativa fino al
panoramico Colle del Lauson (2497m), dove passa sul versante
della val di Susa. Si continua in falsopiano sul fianco
settentrionale del Monte Gran Costa (2615m) e si procede fino al
valico denominato semplicemente Colle (2488m) dove si stacca a
destra una carreggiabile sbarrata che raggiunge l'antica batteria
ormai in rovina che sorge sull'ampia spianata sommitale del Monte
Gran Costa. Si rientra nella valle del Chisone e si risale
moderatamente alle pendici meridionali della Testa di Mottas
(2542m) all'antica cantoniera oggi diroccata (2513m) presso un
laghetto; con pendenza più accentuata si raggiunge
l'inizio (2540m) del sentiero che porta in cima alla Testa
dell'Assietta (2566m), dove sorge il monumento in ricordo
della battaglia del 19 luglio 1747, vinta dai Piemontesi contro i
franco-spagnoli nel corso della guerra di successione d'Austria e
dove si arriva con un sentiero ciclabile di 220 metri; vi si gode
un amplissimo panorama; si scende quindi al Colle dell'Assietta
con alcuni tornanti.
(Itinerario percorso il 02/07/2005)
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