| Il
				valico, denominato dai francesi Col de Larche, limite
				convenzionale di separazione tra Alpi Marittime ed Alpi Cozie,
				collega il basso Piemonte all'alta Provenza attraverso le valli
				della Stura di Demonte, affluente del Tanaro, e dell'Ubaye,
				affluente della Durance, ed è percorso da un'importante e
				trafficata strada asfaltata; nei giorni feriali si può
				incontrare anche del traffico pesante mentre nei giorni festivi
				estivi il traffico turistico è sensibile fino a
				Vinadio.Il percorso risulta molto lungo sul versante
				italiano, dove le pendenze sono quasi sempre limitate e si
				incontrano solo brevi tratti impegnativi, abbastanza lungo e di
				moderata difficoltà solo nel finale sul lato francese.
 
 Da
				Borgo S.Dalmazzo (636m), nodo di comunicazioni stradali e
				ferroviarie alla confluenza della strada del Colle
				di Tenda (1871m), si imbocca l'ampia valle della Stura di
				Demonte e si procede senza difficoltà lungo la strada
				ampia e comoda, ma alquanto trafficata.
 Dopo Beguda (664m) la
				strada comincia a scendere per attraversare il fiume; prima
				dell'alto Ponte dell'Olla si distacca a sinistra la stradina,
				stretta e tranquilla, che percorre il lato meridionale della
				valle e può fungere da alternativa alla strada principale
				di fondovalle fino a Vinadio; dopo il ponte si risale brevemente
				a Gaiola (692m).
 Si scende moderatamente attraversando Moiola
				(689m) e si percorre in falsopiano un restringimento boscoso
				della valle che poi si apre in un lungo pianoro prativo che si
				percorre senza difficoltà; dopo la chiesa di San Marco
				(747m) si affronta la rampetta che conduce a Demonte (780m),
				principale centro della valle, in un ampia conca alla sbocco del
				Vallone dell'Arma, percorso dalla strada che sale al Colle
				di Valcavera (2416m) ed al Colle
				della Fauniera (2511m); dopo aver percorso la pittoresca
				strada principale del paese si sbuca in un piazzale dove sulla
				sinistra si trova una fontana e sulla destra la strada per il
				Vallone dell'Arma.
 Dopo Demonte si percorre un tratto di
				falsopiano poi la strada continua in leggera ascesa superando
				Lavoira (808m); dopo San Giuseppe (829m) si raggiunge Aisone
				(834m), che possiede una parrocchiale con bel campanile
				duecentesco, il più antico di tutta la valle, e che si
				attraversa con una strettoia regolata a senso unico alternato
				mediante un semaforo.
 In moderata ascesa si raggiunge Vinadio
				(904m), nodo strategico difeso da numerose antiche fortezze, oggi
				recuperate e diventate attrazione turistica; nella piazza si
				trova sulla destra una fontana, poi la strada passa attraverso
				una breccia praticata nelle mura, lascia sulla destra la stradina
				per il vallone di Neraissa ed il Colle
				di Varirosa (2015m) e scende sensibilmente per 1 Km fino
				all'incrocio (880m) dove si lascia a sinistra il percorso per il
				Colle
				della Lombarda (2351m) ed il frequentato Santuario
				di Sant'Anna (2010m).
 La strada attraversa ora la Stretta
				delle Pianche, dove la valle diventa stretta e rocciosa
				alternando falsopiani e tratti di facile ascesa con una breve
				galleria; dopo il piccolo abitato di Pianche (966m) si comincia a
				salire sensibilmente percorrendo due brevi gallerie in un
				ambiente pittoresco; la salita si interrompe e si continua in
				falsopiano attraversando altre due brevi gallerie.
 In località
				Ciodeis (1093m) si lascia a destra la strada che raggiunge il
				capoluogo del comune di Sambuco (1184m), posto su un terrazzo ben
				esposto sul versante settentrionale della valle, poi si prosegue
				in moderata ascesa nella valle solitaria; con pendenza più
				accentuata si raggiunge Pietraporzio (1246m), paese posto allo
				sbocco del Vallone del Piz dove il torrente forma un piccolo lago
				artificiale.
 Si continua in facile ascesa fino a Pontebernardo
				(1312m), racchiuso in un tornante della strada, un pugno di case
				che può vantarsi di essere il luogo di origine di Stefania
				Belmondo, la grande sciatrice di fondo più volte
				campionessa olimpica e mondiale.
 Il tracciato entra ora nella
				stretta e selvaggia gola denominata "Le Barricate", il
				cui aspetto suggestivo e pittoresco ha suggerito nei secoli
				racconti e leggende di fatti magici e misteriosi; la strada
				statale percorre una galleria ben illuminata di 830 metri mentre
				il vecchio e malconcio tracciato all'esterno può essere
				percorso con una mountain-bike; all'uscita della gola si
				attraversa il torrente sul Ponte delle Barricate (1410m) e si
				sale con due impegnativi tornanti con i quali parte la
				numerazione progressiva dei tornanti.
 In leggera salita si
				arriva presso il borgo di Prinardo (1461m), che si lascia
				sull'altro lato della valle, oltre il ponte sul torrente, poi si
				percorre un lungo rettilineo costeggiato dalle moderne abitazioni
				turistiche del Villaggio Primavera; la salita diventa
				progressivamente più impegnativa, si riattraversa il
				torrente al Ponte Cavagna (1524m) e si affrontano 4 impegnativi
				tornanti (1525m, 1534m, 1542m e 1549m) ed una dura rampa per
				arrivare a Bersezio (1624m), paese ai piedi del Monte Oserot
				(2781m) dove si trova una fontana.
 La salita continua facile
				fino ad Argentera (1684m), ultimo centro abitato della valle,
				dove si trovano due fontane; il traffico nel centro abitato è
				regolato a senso unico alternato mediante un impianto
				semaforico.
 Nel paese si riprende a salire sensibilmente poi
				si affrontano i 10 spettacolari tornanti con i quali si supera il
				bastione roccioso che sbarra la valle; in corrispondenza del 3°
				tornante si lasciano sulla sinistra gli spettrali ruderi del
				villaggio abbandonato di Grangie (1769m); al termine dei tornanti
				si passa presso una cantoniera (1870m) mentre a sinistra si apre
				una bella vista sul selvaggio Vallone di Puriac.
 Dopo altri 4
				ravvicinati tornanti ed una fontana la pendenza diventa più
				dolce e si entra nell'ampia conca che precede il valico,
				caratterizzata dal verde dei pascoli e dai colori della fioritura
				delle specie botaniche caratteristiche; si costeggia in piano il
				piccolo lago della Maddalena (1974m) e con l'ultima breve rampa
				si raggiunge la sommità del valico.
 Il Colle della
				Maddalena è aperto tra il Monte della Signora (2774m) a
				nord-est e la Cima la Para (2122m) a sud-ovest; vi sorgono una
				lapide dedicata a Fausto Coppi ed il vecchio posto di frontiera
				riadattato a “rifugio della pace”; in estate vi
				stazionano dei chioschi di generi alimentari e souvenir.
 
 Sul
				versante francese il percorso inizia a Barcelonnette (1132m)
				snodandosi senza difficoltà altimetriche ma con tracciato
				tortuoso e frequentato lungo il fondovalle e superando Jausiers
				(1220m), dove si lascia a destra la strada del Col
				de la Bonette (2802m) e la Condamine-Chatelard (1288m), dove
				inizia la strada per lo sterrato Col
				de Parpaillon (2645m); si supera una strettoia difesa da un
				imponente dispositivo di fortificazioni e si raggiunge un bivio
				appena prima di Gleizolles (1308m) dove si lascia a sinistra la
				strada del Col
				de Vars (2111m).
 Dopo aver attraversato il torrente sul
				Pont de la Montagnette (1326m) si inizia a salire moderatamente
				affrontando un tornante (1351m) nel bosco, poi si percorre una
				zona ad elevato rischio di frane in cui diversi cartelli
				avvertono che bisogna arrestarsi immediatamente in caso di
				semaforo rosso per movimento franoso in corso; dopo il ponte
				(1485m) sul Torrent des Bouchiers nel tratto più critico
				si esce dalla gola e si affrontano due impegnativi tornanti che
				conducono nella parte bassa di Meyronnes (1526m).
 Si continua
				nell'ampia vallata dominata da vette alte e spettacolari seguendo
				il corso del torrente Ubayette e si lascia a sinistra ad un
				incrocio (1551m) la diramazione per Saint-Ours (1778m); si
				raggiungono quindi Certamussat (1623m) e Larche (1689m), dove si
				trovano alcune sciovie tra i pascoli.
 Dopo aver superato
				l'edificio della ex-dogana francese la strada sale impegnativa in
				costa tra i prati a Maison-Méane (1776m) e affronta gli
				ultimi due tornanti; dopo il secondo ed ultimo tornante (1859m)
				si affronta l'ultimo tratto che conduce agevolmente al
				passo.
 
 (Itinerario percorso in data 11 agosto 2007 sul
				versante italiano)
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