LES SUCHES, 2208m (Aosta)



Accesso da Pré-Saint-Didier 22 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Pré-Saint-Didier(1004)-9° tornante(1171)
3,1

167

5,39

9° tornante(1171)-Elévaz(1277) 
2,6

106

4,08

Elévaz(1277)-La Balme(1309)  
1,1

32

2,91

La Balme(1309)-12° tornante(1384)
1,3

75

5,77

12° tornante(1384)-La Thuile(1441)
1,8

57

3,17

La Thuile(1441)-Pont Serrand(1611)
3,1

170

5,48

Pont Serrand(1611)-22° tornante(1719)
1,7

108

6,35

22° tornante(1719)-ristorante(1972)
3,9

253

6,49

ristorante(1972)-26° tornante(1984)
0,6

12

2,00

26° tornante(1984)-Les Suches(2208)
2,8

224

8,00




La splendida località si trova in una conca sopra La Thuile e risulta raggiungibile mediante una diramazione dalla strada del Colle del Piccolo San Bernardo (2188m), che si segue per buona parte del tracciato.
Il percorso risulta agevole lungo la strada del passo, purtroppo abbastanza trafficata, mentre risulta durissimo l'ultimo tratto poco frequentato; la strada è interamente asfaltata anche se nell'ultimo tratto l'asfalto risulta rovinato con numerose buche.

A Pré-Saint-Didier (1004m) si lasciano il fondovalle valdostano e la strada per Courmayeur ed il traforo del Monte Bianco, si attraversa il paese passando presso una bella fontana e la chiesa (1019m) e si comincia a salire con mirabile panorama sulla montagna più alta d'Europa.
La strada sale con pendenza moderata nel bosco affrontando 9 tornanti; la curiosità è che la numerazione dei tornanti predisposta dall'Anas ignora il 1° tornante e quindi conta solo fino ad otto dal 2° al 9° tornante.
Si affrontano quindi in rapida successione il 1° tornante (1038m), in corrispondenza del quale si lascia a destra la strada vecchia per Courmayeur, il 2° tornante (1076m), il 3° tornante (1087m), il 4° tornante (1098m), il 5° tornante (1110m), il 6° tornante (1125m), il 7° tornante (1141m), l'ottavo tornante (1158m) ed il 9° tornante (1171m).
200 metri dopo il 9° tornante si piega a destra imboccando la galleria illuminata Pré-Saint-Didier (lunghezza 150 metri, entrata 1184m, uscita 1189m) con la quale si entra nella stretta valle laterale della Dora di Verney in moderata ascesa.
Dopo l'incrocio dove si lascia a destra la diramazione per il Parco Avventura Mont Blanc si procede in falsopiano e si percorre la brevissima semigalleria Parco Avventura (lunghezza 103m); dopo 90 metri si entra nella semigalleria artificiale paravalanghe Piano del Bosco (lunghezza 300 metri, ingresso 1206m, uscita 1208m) con ampie aperture sul lato a valle.
Si riprende a salire sensibilmente e dopo 280 metri si imbocca la galleria Elevaz 1 (lunghezza 370 metri, ingresso 1221m, uscita 1244m) che per 270 metri è una semigalleria con ampie aperture e per 100 metri una galleria ben illuminata; dopo altri 200 metri all'aperto si imbocca la galleria Elevaz 2 (lunghezza 190 metri, ingresso 1255m, uscita 1262m).
Dopo la galleria si procede facilmente per 300 metri fino a raggiungere la parte bassa (1277m) della frazione Elévaz (1302m), dove si lascia sulla destra la ripida strada per Chanton (1817m); si procede quasi in piano fino a La Balme (1309m), dove si attraversa il torrente e si riprende a salire con pendenza abbastanza impegnativa affrontando nel bosco il 10° tornante (1317m) e l'undicesimo tornante (1372m).
Dopo il 12° ed ultimo tornante della serie (1384m) si entra nella galleria Pontaillod (lunga 594m e normalmente ben illuminata) che subito diventa quasi pianeggiante; al suo sbocco ci si trova a La Thuile (1441m), stazione turistica di recente, ma rigoglioso, sviluppo; a sinistra diverge la strada che fa ritorno a Morgex (923m) per il Colle San Carlo (1953m) e che presenta pendenze durissime.
Si riprende a salire moderatamente attraversando il torrente in località Golette (1496m) e guadagnando quota con 5 ampi e ben strutturati tornanti tra i prati che consentono una splendida vista sul ghiacciaio del Rutor: il 13° tornante (1498m), il 14° tornante (1518m), il 15° tornante (1536m), il 16° tornante (1568m) ed il 17° tornante (1580m).
Dopo l'isolato villaggio di Pont Serrand (1611m), appena prima del quale si trova una fontana, la salita diventa impegnativa e presenta altri 5 tornanti, il 18° tornante (1634m), il 19° tornante (1654m), il 20° tornante (1675m), il 21° tornante (1697m) ed il 22° tornante (1719m), poi si procede con strette curve in mezzo ad una bella pineta.
Un breve falsopiano di fronte ad un ristorante consente un attimo di respiro mentre a destra appaiono le vette più meridionali del massiccio del Monte Bianco; si sale alle pendici settentrionali della Tete de Tsargian (2078m) con il 23° tornante, il 24° tornante (1900m) ed il 25° tornante (1928m), poi si piega a destra e di fronte ad un ristorante (1972m) si svolta a sinistra abbandonando la strada statale.
Si scende dolcemente per 150 metri fino ad incrociare (1966m) il tracciato dell'elettrodotto prima di riprendere a salire attraversando (1969m) il piccolo torrente ed il vallone tra i prati con pendenza moderata.
In corrispondenza del 26° tornante (1984m) si lascia a destra una pista a fondo naturale e si riprende a salire con dure pendenze nel bosco sul versante orientale del vallone; il fondo asfaltato è abbastanza dissestato con diverse buche ma comunque ciclabile; un cartello prevede divieto di transito per i veicoli a motore non autorizzati, non si sa quanto rispettato, comunque il traffico risulta scarso.
La pendenza diventa molto dura mentre a sinistra si ammira il Monte Bianco; dopo il 27° tornante (2137m), il 28° tornante (2158m), il 29° tornante (2170m) ed il 30° tornante (2173m) si percorre un breve falsopiano e si arriva ad un incrocio (2188m) dove si lascia a sinistra il tracciato che scende leggermente nella parte bassa della località e raggiunge la stazione di arrivo (2175m) della cabinovia che sale da La Thuile.
Si tiene a destra in salita, si transita sotto i cavi di una seggiovia e con l'ultima rampa si arriva al cartello di Les Suches (2208m), località frequentata per sport invernali e raggiungibile da La Thuile anche mediante gli impianti di risalita; vi si gode un bellissimo panorama verso est sul ghiacciaio del Rutor e verso ovest sul Monte Bianc.
Presso il cartello della località si trovano una bella fontana ed un piccolo parcheggio; una buona pista a fondo naturale continua lungo il vallone e biforcandosi raggiunge i panoramici Col de la Fourclaz (2487m) e Monte Belvedere (2613m).

(Itinerario percorso il 27/07/1991 ed il 28/08/2014)



L'ultimo tratto di strada ed il Monte Bianco sullo sfondo

Il ghiacciaio del Rutor



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