COLLA DI SANSON, 1707m (Imperia-Alpes Maritimes)



Accesso da Molini di Triora 28,2 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Molini di Triora(456)-Triora(776)
A
5,5

320

5,82

Triora(776)-Loreto(642) 
A

2,0

-134

-6,70

Loreto(642)-Creppo(785) 
A

3,8

143

3,76

Creppo(785)-Ponte della Pace(1008) 
A

4,2

223

5,31

Ponte della Pace(1008)-Realdo(1037)
A

1,2

29

2,42

Realdo(1037)-Sant'Antonio(1202) 
A

2,2

165

7,50

Sant'Antonio(1202)-Borniga(1303) 
N A

1,8

101

5,61

Borniga(1303)-Il Pin(1393)  
N A

2,3

90

3,91

Il Pin(1393)-Case Cascin(1518) 
N A

2,3

125

5,43

Case Cascin(1518)-Colla di Sanson(1707) 
N A

2,9

189

6,52






Accesso da San Dalmazzo di Tenda 18,4 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

San Dalmazzo(696)-Briga Marittima(772) 
A

2,5

76

3,04

Briga Marittima(772)-N.D.des Fontaines(866)
A

3,8

94

2,47

N.D des Fontaines(866)-Col Linaire(1440)
N A

8,2

574

7,00

Col Linaire(1440)-Colla di Sanson(1707)
N A

3,9

267

6,85




Il valico collega la Valle Argentina con la Valle del Roia mediante una stretta strada non asfaltata; il passo rappresenta anche il confine di stato tra Italia e Francia.
La strada risulta in buone condizione sul versante italiano, dove anche il tratto sterrato è ben tenuto; in questo pezzo alcuni tornanti sono addirittura stati asfaltati; sul versante francese la strada risulta discreta fino al Col Linaire, mentre il tratto più elevato ha un fondo pessimo, ma comunque percorribile con molta attenzione e bassa velocità.

Sul versante orientale dal quadrivio (456m) all'ingresso del paese di Molini di Triora si procede diritti attraversando il centro abitato e si entra in forte ascesa su strada asfaltata nella laterale valle di Capriola; dopo il ponte (489m) sul torrente ed il bivio (540m) per Corte la pendenza diventa moderata, ma dopo aver riattraversato il torrente sul ponte (572m) presso il Molino Colombera la salita diventa più impegnativa ed affronta il 1° tornante (610m) ed il 2° tornante (622m); si aggira lo sperone dove sorge Triora e con ripida pendenza si raggiunge l'incrocio (776m) ove si abbandona la strada per il centro del paese dirigendosi verso l'alta Valle Argentina con un tratto di forte discesa su strada tortuosa con molte curve anche insidiose.
In località Loreto (642m) presso il piccolo santuario dedicato alla Madonna di Loreto si lascia la strada per Cetta (774m), che percorre l'ardito ponte sospeso (644m), e si scende brevemente fino ad un ponticello (627m), poi si riprende a salire con impegnativa pendenza in una gola con grandiose pareti rocciose; si compie una diversione in falsopiano nella valletta laterale del Rio Bregalla fino al ponte (696m) poi si riprende in forte salita fino all'incrocio (783m) dove si lascia a destra una diramazione per Bregalla; in leggera discesa si raggiunge la base (785m) delle poche case di Creppo (806m), frazione già con caratteristiche di borgo alpino, poi si continua irregolarmente fino a quando si inizia a salire moderatamente; la valle si restringe e la strada a tratti è tagliata nella viva roccia.
La salita diventa molto impegnativa ed appare Realdo, in suggestiva posizione in cima ad un roccione col Monte Saccarello (2200m) sullo sfondo; dopo un breve falsopiano ed un ponte si sale ripidamente nel bosco al Ponte della Pace (1008m); all'incrocio (1010m) subito dopo il ponte si svolta a sinistra, lasciando a destra la strada asfaltata di 1,2 Km per Verdeggia (1097m), ultimo borgo della Valle Argentina, e si procede in falsopiano fino a Realdo (1037m), dove si trova una fontana nella piazzetta del paese.
Si sale con forte pendenza su strada stretta ma recentemente asfaltata; dopo il 3° tornante (1112m) si percorre tutta la conca sopra il paese; presso il 4° ripido tornante (1191m) si incontrano la chiesetta di Sant'Antonio (1202m) e la fine del tratto asfaltato; si prosegue su strada sterrata con fondo in buono stato e forte pendenza in una zona caratterizzata dalla presenza di numerose cave e miniere; dopo due tornanti la salita diventa facile e si esce dal bosco nel panoramico pianoro in cui si incontrano le poche case di Borniga (1303m), strette intorno alla chiesetta della Madonna della Neve; in corrispondenza dell'abitato si percorre un breve tratto asfaltato.
Si continua in moderata salita compiendo una lunga diversione in una valletta laterale; dopo aver superato il fondo della valletta ed il fondo (1360m) sul torrente Gastea la salita riprende con qualche dura rampa, poi in leggera discesa si raggiunge la località Il Pin (1393m); dopo pochi metri d'asfalto si affronta una ripidissima rampa con fondo in cemento: è il punto più difficile, fortunatamente breve, della salita.
Si procede in falsopiano e leggera discesa nella conca alle spalle del Pin prima di affrontare l'ultimo tratto di salita nel bosco con pendenza impegnativa ma costante e quasi tutti i tornanti asfaltati; si affrontano il 7° tornante (1431m) e, dopo il ponte (1482m) sul Rio di Cascin, l'ottavo tornante (1499m).
Dopo le diroccate Case Cascin (1518m) la strada continua sinuosa nel bosco superando il 9° tornante (1538m) ed il 10° tornante; dopo l'ultimo tornante, presso un cartello segnaletico, si continua in costa fino a raggiungere la strada di crinale (1693m); svoltando a sinistra in 300 metri si raggiunge il punto culminante definito come Colla di Sanson ovest (1707m) in mezzo ad ampi boschi.
Si gode un bel panorama sulla Valle Argentina e sul vicino Monte Saccarello (2200m), la più alta vetta della Liguria, al confine con Francia e Piemonte; la strada sterrata di crinale prosegue verso sud fino alla Colla Melosa (1540m), verso nord raggiunge il valico denominato Colla di Sanson est (1685m) e si snoda rimanendo sul versante italiano fino al Passo di Collardente (1601m), da cui si raggiungono sul versante francese il Passo di Tanarello (2042m) e sul versante italiano il Passo della Guardia (1461m) ed il Colle del Garezzo (1772m).

Sul versante occidentale francese il percorso inizia a San Dalmazzo di Tenda (696m), nel fondovalle del Roia, sulla strada che da Ventimiglia conduce a Cuneo attraverso il Colle di Tenda (1871m); nella parte superiore del paese si abbandona la strada nazionale per percorrere il ponte sul Roia ed imboccare in moderata salita la valle del torrente Levenza in direzione est.
Dopo aver sottopassato la ferrovia si procede in falsopiano lungo una strada alberata che costeggia la stazione, posta all'estremità occidentale di Briga; dopo aver attraversato il torrente Levenza si entra nella parte centrale di Briga Marittima (772m), interessante nucleo medievale, italiana fino al 1947, ultima possibilità per il rifornimento di acqua ad una delle sue fontane.
Si continua su strada asfaltata in moderata salita lasciando a sinistra le strade per Morignolo (958m) e Bens (1076m) e si raggiunge il Santuario di Notre Dame des Fontaines (866m), caratterizzato dall'imponente ciclo di affreschi dipinti su tutte le pareti interne da Giovanni Canavesio (XV secolo), definito la Cappella Sistina delle Alpi Marittime.
La strada continua a fondo naturale nel fondovalle fino ad un ponticello, poi comincia a salire con numerosi tornanti e pendenza impegnativa sul lato occidentale del Vallon de la Madone alla base della Cime du Pinet (1479m).
Con un tratto di leggera discesa si abbandona il vallone aggirando il costone della montagna ed entrando nel Vallon du Ru Sec e si riprende a salire con alcuni impegnativi tornanti e fondo sterrato piuttosto buono; si incontra la strada alternativa che sale pure a fondo naturale da Briga lungo il Vallon du Ru Sec e si continua a salire incontrando un tratto asfaltato, anche se l'asfalto risulta vecchio e malridotto con molte buche, che supera tre tornanti e raggiunge il Col Linaire (1440m), sul crinale fra il Vallon de la Madone a nord ed il Vallon du Ru Sec a sud.
Il tracciato continua nel fitto bosco, ripido e stretto con fondo molto cattivo, ma comunque percorribile in mountain-bike con una certa cautela ed attenzione; dopo un tornante in una radura si affrontano tratti di falsopiano prima di passare presso una fontana ed affrontare l'ultimo ripido strappo su fondo sempre sconnesso per arrivare al passo.

(Itinerario percorso il 20/08/1995)



Realdo ed il Monte Saccarello

I monti dello spartiacque Argentina/Roia al centro della foto; sulla destra si nota l'evidente depressione della Colla di Sanson

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