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				 Il
				passo collega l'alta valle del Var e la regione di Nizza con
				Barcelonnette e la valle dell'Ubaye ed è parallelo ed
				alternativo al Col
				de la Bonette (2802m); la strada è interamente
				asfaltata, ma stretta e tortuosa per lunghi tratti; ha il
				piacevole pregio di essere tranquilla e poco frequentata e di
				attraversare valli dalla natura ancora quasi incontaminata; la
				parte più elevata si snoda all'interno del parco nazionale
				del Mercantour. Il percorso è molto lungo ed
				impegnativo, con un forte dislivello, sul versante meridionale,
				mentre risulta più facile e meno ripido sul versante
				settentrionale, dove anche il dislivello è molto più
				modesto.
  Sul versante meridionale al Pont de Gueydan
				(538m) si lascia la strada nazionale che collega Nizza a Digne e,
				attraversata una breve galleria, si risale in dolce falsopiano la
				larga valle del Var; dopo il villaggio di Enriez si corre in
				continua leggera ascesa in una zona solitaria soggetta ad un
				esteso piano di rimboschimento; dopo Daluis (669m) la pendenza
				diventa un poco più sensibile e si comincia a salire in
				costa mentre la valle si restringe. Dopo aver fatto un'ansa
				per aggirare una valletta laterale si penetra in impegnativa
				ascesa nelle bellissime gole di Daluis correndo tra pareti di
				viva roccia ed attraversando diverse gallerie, alcune brevissime,
				altre lunghe fino a 200 metri, tutte non illuminate; le rocce di
				colore rosso cupo assumono forme variate e fantasiose mentre la
				strada corre sempre altissima sulla stretta gola in fondo alla
				quale scorre vorticoso il Var. Nel mezzo delle gole (841m) la
				strada comincia a scendere dolcemente con qualche breve tratto
				più ripido; usciti dalla zona più stretta delle
				gole si effettua una deviazione verso ovest in una valletta
				laterale e, dopo il ponte, si risale brevemente per poi
				discendere facilmente, attraversando anche una corta galleria,
				fino a superare il Var sul Pont des Roberts (768m). La valle
				si apre amena nell'ampia conca in cui sorge la località
				turistica di Guillaumes, che si raggiunge con un lungo rettilineo
				in leggera salita; vi si trova una bella fontana presso
				l'incrocio (791) per Valberg
				(1673m); dopo il paese si sale lentamente attraversando diverse
				brevi gallerie fino a La Ribière, poi si procede in piano
				fino al ponte sul torrente Barlatte; dopo una leggera salita, un
				falsopiano ed una breve discesa, la strada procede con continua e
				dolce ascesa, inframezzata da qualche rampa più
				impegnativa e supera il paese di Villeneuve d'Entraunes (947m)
				dopo il quale si lascia a sinistra la breve ma impegnativa salita
				ad Enaux
				(1449m). Dopo aver attraversato il Var su un ponte (1007m) si
				perviene a Saint-Martin d'Entraunes (1055m); nel centro del
				piccolo paese si incontra una bella fontana con 4 cannelle di
				buona acqua fresca; all'uscita dell'abitato si lascia a sinistra
				la strada che conduce nella valle del Verdon attraverso il Col
				des Champs (2095m). La strada diventa più stretta e
				tranquilla e procede in costante e sensibile, seppur non dura,
				ascesa; dopo l'incrocio (1069m) dove si lascia a destra la breve
				diramazione per les Clots si incontra il Tunnel de Bramus,
				galleria di 230 metri scavata alla base di un'impressionante
				parete rocciosa; dopo la Bérarde si percorre il ponte
				(1137m) su un torrente laterale. Con molte curve tra la fitta
				vegetazione si arriva ad Entraunes (1260m), piccolo paese con
				alberghi e ristoranti; dopo l'abitato la valle cambia aspetto ed
				assume caratteri spiccatamente alpini, la strada si impenna e
				sale con forte pendenza tra grigie pietraie di ardesia alternate
				a tratti di magra vegetazione affrontando il 1° tornante ed
				il 2° tornante (1369m). Con un breve falsopiano si
				attraversano due corte gallerie scavate nella roccia ed il Pont
				Saint-Roch sul Var, ora con l'aspetto di gorgogliante torrente
				alpino, e si riprende in ripida salita superando il 3°
				tornante e la Chapelle Saint-Sauveur (1661m) per raggiungere
				Esteng (1776m), località formata da poche villette e baite
				sparpagliate in un'ampia conca e da un albergo-ristorante; subito
				dopo l'albergo si vede in mezzo ai prati un laghetto presso la
				sorgente del fiume Var. La salita prosegue ripida e dopo un
				albergo-rifugio si affrontano il 4° tornante (1871m) presso
				un'area di parcheggio ed il 5° tornante; dopo un ponte
				(1911m) si entra nel territorio del parco nazionale del
				Mercantour e dopo il 6° tornante (1982m) si abbandona la
				valle principale che si chiude alla Tete de Sanguinière
				(2862m) con una breve galleria in curva presso la Cabane du
				Garret. Dopo un traversone in costa si attacca la parete
				conclusiva: si affrontano il 7° tornante (2112m), l'ottavo
				tornante, il 9° tornante, il 10° tornante e l'undicesimo
				tornante (2287m) dapprima tra i rari abeti e poi tra le rocce e
				con l'ultimo strappo si arriva al valico, ampia e solitaria sella
				prativa al confine tra i dipartimenti delle Alpes Maritimes e
				Alpes de Haute Provence; vi si trova una stele in pietra ma non
				vi sorge alcun luogo di ristoro.
  Sul versante
				settentrionale il percorso ha inizio a Barcelonnette (1132m),
				importante centro turistico della valle dell'Ubaye; dopo aver
				attraversato il fiume (1123m) la comoda strada dipartimentale
				D902 attraversa in falsopiano il fondovalle tra le case sparse
				del quartiere meridionale della cittadina; al termine del centro
				abitato si svolta a sinistra lasciando a destra la strada per il
				Col d'Allos
				(2240m) e si sale moderatamente imboccando tra i boschi la valle
				del Bachelard; dopo una rampetta e con pendenza moderata si
				raggiunge Uvernet (1183m) dove si trova una fontana e si
				attraversa il torrente Bachelard. Si sale moderatamente per
				breve tratto, poi si procede in falsopiano mentre la valle si
				restringe; 3 Km dopo Uvernet si penetra nelle strette e
				pittoresche gole del Bachelard dove imponenti muraglioni di
				roccia rinserrano strada e torrente; dopo un primo ponte (1267m)
				la salita diventa più sensibile, poi si raggiunge un
				secondo ponte in un punto particolarmente chiuso della valle; la
				strada diventa molto stretta e due automobili faticano ad
				incrociarsi; dopo una brevissima galleria si lasciano a destra le
				strettissime ed impraticabili Gorges de Paluel e si riattraversa
				il torrente Bachelard su un terzo ponte, denominato le Grand Pont
				(1328m). La salita diventa impegnativa e si snoda su tracciato
				molto stretto e con scarsissima protezione verso valle; quando la
				vallata si apre la pendenza diminuisce, la strada diventa meno
				stretta e si procede agevolmente anche se sempre esposti al sole;
				dopo le prime case (1490m) del villaggio sparso di le Villard
				d'Abas si sale ripidamente per 600 metri fino al nucleo più
				consistente, seguito dal ponte (1534m) su un torrente laterale,
				da un edificio dell'EDF e dalla cappella di Saint-Blaise. Con
				pendenza moderata si affrontano due tornanti, si passa sul Pont
				de Garet (1590m), dal quale si ammira una bella cascata, e si
				procede fino a Fours Saint-Laurent (1658m) con la bella chiesa
				settecentesca; vi si trova una fontana. Si continua passando
				davanti alla cappella di San Giovanni Battista ed ad un'altra
				fontana; dopo una breve rampa si continua a lungo in leggera
				ascesa; si incontrano 300 metri di dolce discesa fino ad un
				ponticello (1745m), poi in falsopiano si raggiunge Bayasse
				(1783m). Ad un incrocio appena prima del villaggio si distacca
				la carreggiabile in terra battuta che attraversa le case sparse
				del villaggio e attraverso il Vallon de la Moutière, che
				si apre ad est, conduce in 8,9 Km al Col
				de la Moutière (2454m) oppure in 11,3 Km al Faux
				Col de Restefond (2639m). Si tiene a destra scendendo
				leggermente per 100 metri fino al ponte sul torrente (1783m), si
				entra nel territorio del Parc National du Mercantour e si risale
				con tre impegnativi tornanti nel bosco lungo la parete di fronte
				a Bayasse, poi si entra nella valle della Cayolle e si percorre
				un lungo tratto di salita moderata in costa quasi sempre esposta
				al sole fino al ponte (1966m) con il quale si cambia versante con
				bella vista sulle cascatelle formate dal torrente; dopo aver
				guadagnato quota si riattraversa la vallata con altri tre
				ponticelli, il primo sul torrente che scende dal passo e gli
				altri due (il secondo a 2063m) sul torrente che scende dal
				vallone della Grande Cayolle che si apre maestoso ad occidente
				dominato dal Mont Pelat (3051m) e risulta accessibile soltanto a
				piedi. Dopo un tratto impegnativo nel bosco con pendenze
				intorno all'8% si affrontano un tornante a destra ed un ampio
				curvone a sinistra e si percorre la valletta che conduce al
				passo; si aggira con un curvone il rifugio della Cayolle (2266m)
				ed ormai in vista del colle si sale con pendenze intorno al 7%
				tra i prati fino al valico.
  (Itinerario percorso il
				17/08/1987 dal versante sud ed il 21/08/2010 dal versante nord) 
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